HeartLogic per la diagnosi differenziale al tempo della COVID-19

L’indice HeartLogic può essere utilizzato per individuare tempestivamente un contagio da COVID-19? Un caso clinico pubblicato su Case Reports in Cardiology sembra suggerire di sì.
L’indice HeartLogic può essere utilizzato per individuare tempestivamente un contagio da COVID-19? Un caso clinico pubblicato su Case Reports in Cardiology sembra suggerire di sì.
I risultati di uno studio statunitense sul campione di pazienti inclusi nel trial MultiSENSE, pubblicati sul Journal of Cardiac Failure.
Uno studio multicentrico italiano ha valutato l’efficacia, in un contesto di real-life, di una strategia di monitoraggio dello scompenso cardiaco basata sull’analisi degli alert forniti dall’indice multisensore.
Uno studio sull'HeartLogic ha valutato la possibilità di fare diagnosi differenziale per lo scompenso diastolico e per una ridotta frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) grazie ai toni cardiaci rilevati dall'ICD.
Uno studio retrospettivo sull'algoritmo HeartLogic ha valutato la sua capacità di prevedere non solo gli eventi avversi gravi relativi allo scompenso cardiaco ma anche i primi sintomi di deterioramento.
Un'analisi post-hoc dello studio MultiSENSE ha dimostrato che HeartLogic è in grado di identificare in modo molto preciso le finestre temporali in cui i pazienti sono a rischio di episodi di peggioramento dello scompenso cardiaco.
A dirlo una sottoanalisi del MultiSENSE, lo studio di validazione dell’algoritmo HeartLogic effettuato su 900 pazienti con scompenso cardiaco, i cui risultati sono stati pubblicati in forma di abstract sulla rivista Circulation.
È possibile predire gli episodi di peggioramento dello scompenso cardiaco con settimane di anticipo? Sì, stando ai risultati dello studio di validazione MultiSENSE, pubblicati l’anno scorso sul JACC: Heart Failure.