Criopallone, l’esperienza dei centri non incide sugli outcome

Il rischio di sviluppare una recidiva di Fibrillazione Atriale dopo ablazione con criopallone non è influenzata dal livello di esperienza del centro. È questa la conclusione di una ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Cardiology, che ha messo in relazione questo parametro con diversi outcome procedurali e clinici, come la durata dell’intervento e il tasso di complicanze peri-procedurali (1).
In totale, sono stati reclutati 860 pazienti reclutati presso centri facenti parte del progetto 1STOP. Le strutture sono state divise in quattro gruppi in base ai quartili di distribuzione dell’ammontare di procedure di isolamento delle vene polmonari mediante criopallone eseguite, dal primo (minore esperienza) al quarto (maggiore esperienza). Questi quattro gruppi erano composti, rispettivamente, dal 3,1%, dal 10,6%, dal 22,7% e dal 63,6% dei pazienti coinvolti, tutti sottoposti per la prima volta a isolamento delle vene polmonari con criopallone per il trattamento di una Fibrillazione Atriale parossistica.
I risultati hanno messo in evidenza una tendenza significativa a una minore durata della procedura (Da 130 a 90 minuti, p < 0,001) e un maggiore tasso di successo intraprocedurale (da 94,3% a 98,9%, p = 0,0007) all’aumentare del livello di esperienza dei centri. Al contrario, al dodicesimo e diciottesimo mese di follow up non sono emerse differenze significative tra i quattro gruppi in termini di libertà da recidive di Fibrillazione Atriale (rispettivamente 78,3% e 68,9%).
Bibliografia
1. Landolina M, Arena G, Iacopino S, et al. Center experience does not influence long-term outcome and peri-procedural complications after cryoballoon ablation of paroxysmal atrial fibrillation: Data on 860 patients from the real-world multi center observational project. International Journal of Cardiology 2018; 272: 130–136.