Quattro generazioni di criopallone a confronto

L’introduzione del criopallone di quarta generazione ha permesso di ridurre la durata delle procedure di isolamento delle vene polmonari mediante crioablazione, pur continuando a garantire un tasso ridotto di complicanze. È quanto emerge da un’analisi, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Cardiovascular Electrophysiology, che ha valutato gli outcome procedurali acuti associati a quattro diverse generazioni di criopalloni (1).
La ricerca, condotta nell’ambito del progetto 1STOP, ha preso in considerazione 480 pazienti (27% di sesso femminile; età media: 60 ± 10) affetti da Fibrillazione Atriale e sottoposti a procedura di isolamento delle vene polmonari mediante ablazione con quattro diverse generazioni di criopallone. La coorte totale è stata suddivisa in quattro gruppi di 120 pazienti ciascuno in base alla generazione del catetere utilizzato per l’ablazione. Per ogni coorte sono stati analizzati i dati relativi agli ultimi 120 soggetti trattati, in modo da minimizzare gli effetti legati alla curva di apprendimento.
La durata della procedura, della fluoroscopia e dello stazionamento nell’atrio sinistro sono risultate significativamente minori nel gruppo trattato con criopallone di quarta generazione rispetto alle tre generazioni precedenti, mentre non sono emerse differenze significative tra i gruppi per quanto riguarda il tasso di successo acuto (superiore al 99% in tutti i gruppi). Anche la percentuale di complicanze acute, infine, è risultata simile nelle quattro coorti (0,8%), mentre la visualizzazione del time-to-isolation è risultata maggiore con le ultime generazioni di cateteri.
Bibliografia
1. Iacopino S, Pieragnoli P, Arena G, et al. A comparison of acute procedural outcomes within four generations of cryoballoon catheters utilized in the real‐world multicenter experience of 1STOP. J Cardiovasc Electrophysiol 2020; 31: 80 – 88.