Registro Italiano Ablazioni 2018. Il report

L’attività del Registro Italiano Ablazioni, partito nel 2017, è proseguita anche nel 2019. Abbiamo chiesto ai Centri Italiani di Elettrofisiologia di inviarci i dati relativi alle procedure di elettrofisiologia (studio elettrofisiologico endocavitario e ablazione transcatetere) effettuate nell’anno 2018.
Abbiamo ricevuto i dati di 94 dei 184 Centri italiani di Elettrofisiologia che eseguono ablazioni, raggiungendo quindi una copertura del 51%. Rispetto al 2016 ed al 2017 continua il trend di crescita del numero di centri che hanno aderito al Registro (figura 1).

Il numero totale di ablazioni è stato di 15714 pari, secondo le stime fornite dal mondo dell’industria, a circa il 54% di quelle totali. Il numero totale di studi elettrofisiologici registrati è stato di 5691. Il numero medio di ablazioni eseguite nel 2018 per centro è stato di 167. Parallelamente alla crescita del numero di centri che hanno aderito al Registro, continua rispetto al 2016 ed al 2017 il trend in crescita nel numero di ablazioni inserite nel Registro (figura 2).

Più frequentemente (44% del totale) gli studi elettrofisiologici endocavitari sono stati effettuati per la diagnosi di bradiaritmie. Nel 29% dei casi per la ricerca di aritmie ventricolari. Nel 20% dei venivano eseguiti per la diagnosi di tachicardie sopraventricolari (figura 3).

Per quanto riguarda le ablazioni, quella più comune è stata quella effettuata per la fibrillazione atriale (31% del totale), seguita dalla tachicardia reciprocante nodale (20%) e dal flutter atriale (15%). Meno comuni sono le ablazioni transcatetere effettuate in pazienti con tachicardia reciprocante atrio-ventricolare (9%) e tachicardia atriale (5%) (figura 4). Da segnalare che l’8% del totale delle ablazioni è stato effettuato in pazienti con tachicardia ventricolare.

Un sentito ringraziamento a tutti i colleghi che hanno dedicato parte del loro tempo alla raccolta di tali dati.
Elenco dei Centri che hanno aderito al Registro Ablazioni 2018