Ablazione della giunzione atrioventricolare in pazienti con FA refrattaria: uno studio clinico-patologico

L’ablazione transcatetere della giunzione atrioventricolare con un approccio dal lato destro è un trattamento efficace, indicato nei pazienti con fibrillazione atriale permanente, ad alta risposta ventricolare, sintomatica, refrattaria ai farmaci per il controllo della frequenza.
Recentemente sono stati pubblicati sull’International Journal of Cardiology i risultati di uno studio monocentrico italiano che aveva l’obiettivo di valutare l’efficacia di questa procedura e di indagare gli aspetti istologici della giunzione atrioventricolare dopo ablazione transcatetere.
Lo studio. Gli autori hanno analizzato l’efficacia dell’ablazione della giunzione atrioventricolare in una serie consecutiva di pazienti con fibrillazione atriale permanente, ad alta risposta ventricolare, refrattaria ai farmaci per il controllo della frequenza. In 4 pazienti sottoposti ad ablazione è stato eseguito lo studio istopatologico del sistema di conduzione mediante sezioni seriate e sono stati correlati gli aspetti istopatologici con gli aspetti clinico-elettrofisiologici.
L’ablazione della giunzione atrioventricolare aveva avuto successo in tutti gli 87 pazienti consecutivi arruolati nello studio (tempo procedurale medio 19.2±17.9 min). Le applicazioni di radiofrequenza variavano da 1 a 27 (media 5.8±5.1) con 8 pazienti (9%) che richiedevano >15 applicazioni di radiofrequenza.
In 3 dei 4 casi in cui era stato possibile eseguire lo studio istopatologico, l’ablazione della giunzione atrioventricolare era stata ottenuta con un approccio dal lato destro. In tutti e 3 questi casi l’analisi istopatologica documentava la rottura fibrotica del nodo atrioventricolare e/o l’interruzione del suo fascio. In 1 dei 4 casi analizzati l’ablazione della giunzione atrioventricolare era stata ottenuta con un approccio dal lato sinistro. In questo caso il nodo atrioventricolare compatto e il fascio di His comune apparivano integri mentre si riscontrava un’estesa fibrosi della sommità del setto ventricolare, del fascio di His ramificato e dei rami del fascio prossimale. Degno di nota era il riscontro in questo caso di una continuità tra i lembi settali ed anteriori della valvola tricuspide.
In conclusione, i dati di questo studio confermano che il sito ideale per l’ablazione della giunzione atrioventricolare è il nodo atrioventricolare. In casi selezionati, in cui l’ablazione del nodo atrioventricolare non risulta efficace, è necessario uno spostamento verso il fascio di His. Una continuità tra i lembi settali ed anteriori della valvola tricuspide può proteggere il fascio di His richiedendo applicazioni multiple di radiofrequenza e prolungando la procedura.
Bibliografia
Rizzo S, Corrado A, De Gaspari M, Zoppo F, Turrini P, Corrado D, Themistoclakis S, Basso C, Thiene G. Transcatheter ablation of the atrioventricular junction in refractory atrial fibrillation: A clinicopathological study. Int J Cardiol. 2021 Apr 15;329:99-104.