Anomalie atriali valutate con l’imaging ECG nei pazienti con sindrome di Brugada

È noto che i pazienti con sindrome di Brugada hanno un aumentato rischio di aritmie, comprese le tachiaritmie atriali.
Recentemente sono stati pubblicati su JACC: Clinical Electrophysiology i risultati di uno studio che ha avuto lo scopo di valutare la presenza di una cardiomiopatia atriale sottostante nei pazienti affetti da sindrome di Brugada e di valutare l’effetto del test all’ajmalina sull’atrio di questi pazienti utilizzando l’imaging ECG. L’imaging ECG è un sistema di mappaggio elettrofisiologico tridimensionale non invasivo che utilizza un sistema di 252 elettrodi applicato come un giubbotto sul torace del paziente.
Sono stati arruolati nello studio pazienti consecutivi con diagnosi di sindrome di Brugada che soddisfacevano i seguenti criteri di inclusione: 1) sindrome di Brugada diagnosticata secondo le attuali raccomandazioni; 2) mappa imaging ECG eseguita prima e dopo il test all’ajmalina con un protocollo standard. Sono stati inclusi come gruppo di controllo una serie di pazienti consecutivi senza cardiopatia strutturale e senza sindrome di Brugada sottoposti a imaging ECG. In tutti i pazienti con sindrome di Brugada è stata eseguita l’analisi genetica per il gene SCN5A. Mediante l’imaging ECG atriale è stato misurato in tutti i pazienti il tempo di conduzione atriale totale (TACT) e il tempo di conduzione atriale locale (LACT). L’endpoint primario dello studio era rappresentato dall’incidenza di tachiaritmie atriali durante il follow-up.
Sono stati inclusi nello studio 43 pazienti consecutivi con sindrome di Brugada e 40 pazienti di controllo. Sia il TACT che il LACT erano significativamente prolungati nei pazienti con sindrome di Brugada rispetto ai pazienti del gruppo di controllo. Inoltre, TACT e LACT erano significativamente più alti dopo la somministrazione di ajmalina e nei pazienti con sindrome di Brugada portatori di una variante del gene SCN5A patogena/probabilmente patogena. Dopo un follow-up medio di 40.9 mesi, 6 pazienti hanno presentato un primo episodio di tachicaritmie atriali (tutti nel gruppo sindrome di Brugada, 13.9%). La presenza d un TACT prolungato è stato l’unico predittore indipendente di tachiaritmie atriali con un cut off >138.5 ms (sensibilità 0.92, specificità 0.70).
In conclusione i risultati di questo studio suggeriscono che i tempi di conduzione atriale prolungati misurati mediante imaging ECG sono significativamente prolungati nei pazienti con sindrome di Brugada rispetto ai pazienti di controllo e nei pazienti con sindrome di Brugada dopo somministrazione di ajmalina. Queste osservazioni suggeriscono che nei pazienti con sindrome di Brugada è spesso presente una cardiomiopatia atriale nascosta.
Bibliografia
Bisignani A, Pannone L, Del Monte A, Eltsov I, Cappello IA, Sieira J, Monaco C, Bala G, Mouram S, Della Rocca DG, Ströker E, Overeinder I, Almorad A, Pappaert G, Gauthey A, de Ravel T, Van Dooren S, Sorgente A, La Meir M, Sarkozy A, Brugada P, Chierchia GB, de Asmundis C. Atrial Abnormalities in Brugada Syndrome: Evaluation With ECG Imaging. JACC Clin Electrophysiol. 2023 Jul 26:S2405-500X(23)00446-2. doi: 10.1016/j.jacep.2023.06.011. Epub ahead of print.