Correlazione tra sede anatomica di impianto dell’elettrocatetere e parametri elettrici nella stimolazione hisiana

Il fascio di His è anatomicamente collocato in modo da presentare una porzione “atriale” ed una porzione “ventricolare” (rappresentate con grande variabilità interindividuale), assumendo come discrimine la sede di inserzione del lembo settale della valvola tricuspide. Il sito effettivo di impianto del catetere per stimolazione hisiana potrebbe comportarne differenze nei parametri elettrici. Uno studio, recentemente pubblicato sul Journal of Electrocardiology, ha cercato, primariamente, di fornire una caratterizzazione, in una popolazione prospettica di pazienti consecutivi sottoposti con successo ad impianto di catetere hisiano, della localizzazione anatomica dell’estremità distale di tale catetere, ed, in secondo luogo, di indagarne le possibili relazioni con i parametri elettrici ottenuti in acuto. Per quanto riguarda la metodologia, i pazienti venivano sottoposti a procedura di impianto standard, guidata da fluoroscopia e dagli elettrogrammi endocavitari; un ecocardiogramma transtoracico veniva eseguito dopo la procedura di impianto per studiare la relazione tra la punta del catetere hisiano ed il piano valvolare tricuspidalico. Dei 25 pazienti studiati, in 11 (44%) la punta del catetere non oltrepassava il piano valvolare (gruppo A) (in 7 di essi, risultava avvitata in una sede atriale destra, ad una distanza media di -6.1 mm dal piano stesso; in 4, invece, risultava avvitata a livello dell’anello tricuspidale); nei restanti 14 pazienti (56%) la punta dell’elettrocatetere attraversava il piano valvolare tricuspidalico (gruppo V) e risultava avvitata in una sede ventricolare destra, ad una distanza media di 9.3 mm dal piano stesso (Figura 1).

Non si osservava una differenza statisticamente significativa in termini di soglia di cattura hisiana tra i pazienti del gruppo A e V (1.6±1 V vs 1.7±0.7 V, 1 ms; p=0.66), mentre una cattura hisiana selettiva era significativamente più rappresentata nel gruppo A (91% vs 21%; p=0.001). Valori significativamente maggiori dell’ampiezza dell’onda R si osservavano nel gruppo V (6.7±3 vs 2.5±1.7 mV; p=0.0004) ed essi mostravano, alla regressione lineare, una correlazione positiva con la distanza dal piano valvolare tricuspidalico (p=0.0038); in nessun caso si osservavano fenomeni di oversensing atriale.
E’ stato quindi possibile concludere che, in un gruppo di pazienti consecutivi, trattati con stimolazione hisiana, la quota di pazienti che presentavano una cattura hisiana efficace a livello della porzione anatomicamente atriale del fascio di His risultava significativa ed era caratterizzata da proprietà elettrofisiologiche differenti rispetto alla sede ventricolare. I risultati dello studio si sono trovati in sostanziale accordo con ulteriori recenti esperienze analoghe pubblicate in letteratura, nelle quali la metodica di imaging utilizzata è risultata talora la tomografia computerizzata, talora l’angiografia intraprocedurale, talora l’ecocardiografia transtoracica.
A cura di Giovanni Coluccia
Azienda Ospedaliera “Card. Giovanni Panico”
Tricase (Lecce)
Bibliografia
Coluccia G, Senes J, Corallo S, Aste M, Oddone D, Donateo P, Puggioni E, Brignole M. The relationship between anatomy and electrical parameters in His bundle pacing: A transthoracic echocardiography evaluation. J Electrocardiol. 2021 Jul 31;68:85-89. doi: 10.1016/j.jelectrocard.2021.07.019. Epub ahead of print.