CRT, un algoritmo per la stratificazione del rischio

I pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT-D) sono ad alto rischio di eventi cardiovascolari e di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco a causa della disfunzione ventricolare sinistra. I dispositivi impiantabili attuali sono in grado di monitorare diversi parametri, utili nella gestione di tali pazienti, come la frequenza cardiaca, il ritmo, l’attività giornaliera e l’impedenza trans-toracica. Tali parametri possono essere combinati e integrati fra loro al fine di formulare un algoritmo automatico utile a valutare lo stato di rischio per scompenso cardiaco (HFRS). Lo studio pubblicato da Burri et al su Europace ha analizzato l’utilizzo di tale algoritmo nella stratificazione del rischio di ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari e l’utilità dello score nel predire la presenza di sintomi correlati allo scompenso cardiaco e nella gestione degli alert dei sistemi di monitoraggio a distanza.
Lo studio
I dati provenienti da 722 pazienti inclusi nello studio MORE-CARE sono stati analizzati in un’analisi post hoc. I soggetti sono stati seguiti per un totale di 12.430 mesi. Durante il follow up, vi sono verificati 288 ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari in 191 pazienti occorsi in 268 mesi e 142 ospedalizzazioni per scompenso cardiaco in 89 pazienti in 135 mesi. I risultati dello studio hanno mostrato come un alto HFRS fosse associato a un aumentato rischio di ospedalizzazioni nei successivi 30 giorni, con un rischio relativo di ospedalizzazione per eventi cardiovascolari del 4.5 (95% CI: 3.1-6.6, p<0.001), di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco di 6.3 (95% CI: 3.9-10.2, p<0.001) e di ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari non correlati allo scompenso cardiaco di 3.5 (95% CI: 2.0-6.9, p<0.001). Analogamente, un alto score HFRS è risultato associato a un aumentato del rischio di insorgenza di sintomi di scompenso cardiaco. Per quanto riguarda i dati provenienti dai sistemi di monitoraggio a distanza, solo nel 10% degli alert generati automaticamente era presente un alto HFRS.
Conclusioni
La stratificazione del rischio ottenuta integrando i dati derivanti dai dispositivi cardiaci impiantabili gioca un ruolo fondamentale nel management dei pazienti affetti da scompenso cardiaco. Lo studio contribuisce a validare l’HFRS nel prevedere le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco e mostra per la prima volta come tale algoritmo sia in grado di predirre anche le ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari. L’HFRS si presenta come uno strumento utile nella gestione degli alerts del monitoraggio remoto, permettendo di focalizzare l’attenzione sui pazienti in condizioni cliniche peggiori. Un’ evoluzione futura potrebbe essere quella di determinare se l’ HFRS sia in grado di modificare l’outcome dei pazienti, permettendo di trattare precocemente quelli ad alto rischio prima del verificarsi di un peggioramento clinico.
Germana Panattoni
Bibliografia
Burri H, da Costa A; Quesada A; Ricci RP, et al. Risk stratification of cardiovascular and heart failure hospitalizations using integrated device diagnostics in patients with a cardiac resynchronization therapy defibrillator. Europace 2018; 20: e69-e77.