Estrazione di elettrocateri impiantati da >10 anni mediante utilizzo di sheaths meccaniche bidirezionali

Negli ultimi anni il numero di procedure di estrazione degli elettrocateteri è aumentato notevolmente sia per l’incremento del tasso di infezioni, di malfunzionamenti, ma anche grazie allo sviluppo di nuove tecniche di estrazione. Tuttavia, diverse caratteristiche sia del paziente che degli elettrocateteri possono influenzare notevolmente il successo dell’estrazione, l’insorgenza di complicanze e la mortalità. Una durata di impianto dell’elettrocatetere superiore a 10 anni rimane un predittore ben noto di insuccesso procedurale e di complicanze maggiori.
Recentemente sono stati pubblicati sul Journal of Cardiovascular Electrophysiology i risultati di uno studio italiano multicentrico che ha avuto l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’efficacia dell’estrazione degli elettrocateri con una durata di impianto di almeno 10 anni, utilizzando sheaths meccaniche bidirezionali (Figura 1).

Lo studio
La popolazione di studio comprendeva 189 pazienti con un totale di 441 elettrocateteri target per l’estrazione (tempo mediano di durata dell’impianto di 159 mesi (intervallo 120–487 mesi). L’indicazione principale all’estrazione degli elettrocateteri era l’infezione (74%). È stato ottenuto un successo procedurale completo e clinico (frammento di elettrocatetere <4 cm), per elettrocatetere, pari al 94.8% e al 98.2% rispettivamente. Il tasso di failure (frammento di elettrocatetere >4 cm) e di complicanze maggiori è risultato pari a 1.8% e 2% rispettivamente (Figura 2).

L’utilizzo aggiuntivo di snare attraverso l’approccio femorale è stato necessario nel 9% dei pazienti. La durata di impianto dell’elettrocatetere è risultata essere l’unico predittore di estrazione incompleta (OR 1.009, 95% CI 1.003–1.014, P=0.002). Durante un follow-up medio di 31±27 mesi, 21 pazienti (11%) sono deceduti dopo la procedura di estrazione. Non è stato riportato nessun decesso correlato alla procedura di estrazione. I predittori di mortalità sono risultati essere la presenza di una severa disfunzione ventricolare sinistra (HR 8.06; P=0.001), il diabete (HR 3.7; P=0.005), l’esecuzione dell’estrazione per infezione (HR 8.0; P=0.045), e la presenza di infezione sistemica (HR 3.1; P=0.022).
In conclusione, questo studio dimostra che l’estrazione di elettrocateteri utilizzando sheaths meccaniche rotazionali bidirezionali è sicura ed efficace anche in pazienti con elettrocateteri molto vecchi. Tuttavia, è importante sottolineare che le procedure di estrazione di elettrocateteri devono essere eseguite da personale esperto e in centri ad alto volume con esperienza non solo nell’estrazione ma anche nel managment delle complicanze intra/peri e post procedurali. Questo studio sottolinea inoltre come certe caratteristiche cliniche dei pazienti hanno un impatto importante nell’outcome dei pazienti sottoposti ad estrazione. Queste informazioni possono aiutare a prevenire complicanze e a ridurre la mortalità.
A cura di Federico Migliore, Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanita’ Pubblica, Università di Padova, Padova
Bibliografia
Migliore F, Pittorru R, Dall’Aglio PB, De Lazzari M, Rovaris G, Piazzi E, Dentico A, Ferrieri A, D’Angelo G, Marzi A, Sawaf BE, Bertaglia E, Iliceto S, Gerosa G, Tarzia V, Carretta D, Mazzone P. Outcomes of Transvenous Lead Extraction of Very Old Leads Using Bidirectional Rotational Mechanical Sheaths: Results of a Multicentre Study. J Cardiovasc Electrophysiol. 2022 Dec 7. doi: 10.1111/jce.15767. Epub ahead of print. PMID: 36477909.