Gestione dell’esposizione radiologica in elettrofisiologia in Italia: la survey AIAC

L’uso delle radiazioni in medicina è aumentato significativamente nell’ultimo decennio e i cardiologi interventisti sono tra gli specialisti maggiormente responsabili dell’esposizione ai raggi X.
Recentemente sono stati pubblicati sul Journal of Cardiovascular Medicine i risultati di una survey a diffusione nazionale promossa dall’Area “Raggi Zero” dell’AIAC, destinata ai cardiologi elettrofisiologi italiani, che ha indagato diversi aspetti di questa problematica: dalle direttive specifiche dell’Unione Europea, ai principi pratici generali relativi alla gestione delle radiazioni.
La survey
La survey è stata diffusa tramite il sito web dell’AIAC nel periodo da giugno 2019 a gennaio 2020. Hanno partecipato alla survey 125 cardiologi che eseguono abitualmente procedure di elettrofisiologia interventistica. Il 70.2% dei partecipanti ha dichiarato di essere a conoscenza della recente Direttiva Europea (Euratom 2013/59), anche se solo il 28.2% ha dichiarato di aver letto il documento in dettaglio. Il 77.4% dei partecipanti ha dichiarato di registrare la dose di radiazioni erogata al paziente in ciascuna procedura, nel 66.1% dei casi sia come tempo di fluoroscopia che come prodotto dose-area. Un più alto numero di anni di esposizione (p=0.009) e l’appartenenza a centri dove vengono eseguite procedure su pazienti pediatrici (p=0.021) sono risultati fattori associati ad un maggior grado di ottimizzazione delle apparecchiature a raggi X. La maggior parte dei partecipanti (58.1%) non ha frequentato di recente corsi di radioprotezione. L’aver frequentato regolarmente corsi di radioprotezione è risultato correlato ad una maggiore consapevolezza delle tecniche per ridurre l’esposizione alle radiazioni (96% vs 81%, p=0.022), alla registrazione della dose erogata in ciascuna procedura (92% vs 67%, p=0.009) e ad un maggior grado di ottimizzazione delle apparecchiature a raggi X (50% vs 36%, p=0.006).
In conclusione, i dati di questa survey AIAC dimostrano che i cardiologi interventisti italiani mostrano un livello accettabile di consapevolezza dei rischi connessi all’utilizzo di radiazioni ionizzanti e un livello accettabile di conoscenza delle direttive europee aggiornate. Tuttavia, ci sono ampi margini di miglioramento. Il confronto con altri professionisti operativi in ambito sanitario, sia a livello nazionale che internazionale, è necessario per promuovere una corretta gestione dei raggi X e aumentare il livello di protezione della salute pubblica.
Bibliografia
Anselmino M, Ballatore A, Giaccardi M, Agresta A, Chieffo E, Floris R, Racheli M, Scaglione M, Casella M, Maines M, Marini M, De Ferrari GM, De Ponti R, Del Greco M. X-ray management in electrophysiology: a survey of the Italian Association of Arrhythmology and Cardiac Pacing (AIAC). J Cardiovasc Med (Hagerstown). 2021 Oct 1;22(10):751-758.