Il defibrillatore sottocutaneo negli adolescenti e nei giovani adulti: una sottoanalisi del registro ELISIR

Diversi studi condotti su piccole popolazioni hanno dimostrato che il defibrillatore sottocutaneo (S-ICD) è sicuro ed efficace negli adolescenti e nei giovani adulti, mancano tuttavia dati su ampie popolazioni.
Recentemente è stata pubblicata su Heart Rhythm una sottoanalisi del registro ELISIR, un ampio registro multicentrico europeo sull’S-ICD, che ha avuto lo scopo di confrontare gli outcome a medio termine associati al device in un’ampia coorte di pazienti dal mondo reale sottoposti ad impianto di S-ICD, stratificati in base all’età al momento dell’impianto.
Lo studio
Gli autori hanno ricavato due coorti dal registro ELISIR, una costituita da adolescenti e giovanni adulti (età ≤30 anni) e una costituita da adulti (età >30 anni), che sono state messe a confronto con il metodo del propensity score. L’outcome primario che è stato valutato era il rischio di shock inappropriati. Outcome secondari erano la libertà da aritmie ventricolari sostenute e la mortalità totale e cardiovascolare.
Gli adolescenti e giovani adulti rappresentavano l’11.0% dell’intera popolazione analizzata. Per l’analisi sono stati utilizzati due gruppi di 161 pazienti ciascuno con caratteristiche basali simili (ad eccezione dell’età), bilanciati con il metodo del propensity score. Il follow-up mediano è stato di 23 mesi. In totale, il 15.2% dei pazienti aveva presentato shock inappropriati e il 9.3% dei pazienti aveva presentato complicanze correlate al dispositivo. Non vi erano differenze significative legate all’età nel rischio di shock inappropriati (16.1% vs 14.3%; P = 0.642) e nel rischio di complicanze (9.9% vs 8.7% ; P = 0.701). All’analisi univariata, la giovane età non era associata ad un aumento del rischio di shock inappropriati (hazard ratio: 1.204; P = 0.529). All’analisi multivariata la displasia aritmogena del ventricolo destro era associata ad un più alto rischio di shock inappropriati (hazard rario: 2.380; P = 0.012).
In conclusione, i risultati di questo ampio registro multicentrico hanno dimostrato che l’utilizzo dell’S-ICD nei pazienti adolescenti e giovani adulti è sicuro ed efficace. Il rischio di shock inappropriati e di complicanze correlate al dispositivo non risente dell’età dei pazienti. La displasia aritmogena del ventricolo destro è risultata associata ad un più alto rischio di shock inappropriati.
Guarda la videointervista a Simone Gulletta, primo autore dello studio.
Bibliografia
Gulletta S, Gasperetti A, Schiavone M, Vogler J, Fastenrath F, Breitenstein A, Laredo M, Palmisano P, Mitacchione G, Compagnucci P, Kaiser L, Hakmi S, Angeletti A, De Bonis S, Picarelli F, Arosio R, Casella M, Steffel J, Fierro N, Guarracini F, Santini L, Pignalberi C, Piro A, Lavalle C, Pisanò E, Viecca M, Curnis A, Badenco N, Ricciardi D, Dello Russo A, Tondo C, Kuschyk J, Della Bella P, Biffi M, Forleo GB, Tilz R. Age-related differences and associated mid-term outcomes of subcutaneous implantable cardioverter-defibrillators: A propensity-matched analysis from a multicenter European registry. Heart Rhythm. 2022 Mar 5:S1547-5271(22)00214-4.