La sinergia tra elettrofisiologo e cardiochirurgo nelle procedure complesse di estrazione degli elettrocateteri

Recenti evidenze hanno dimostrato che la tecnica di estrazione transvenosa degli elettrocateteri con l’ausilio di sheat meccaniche rotazionali bidirezionali è sicura ed efficace. Recentemente è stata pubblicata su Pacing and Clinical Electrophysiology un’esperienza italiana sull’utilizzo di sheat meccaniche rotazionali bidirezionali per l’estrazione transvenosa degli elettrocateteri con un approccio multidisciplinare, i cui risultati evidenziano il valore di una collaborazione tra cardiochirurghi ed elettrofisiologi.
Lo studio
La popolazione dello studio comprendeva 84 pazienti (77% maschi; età media 65 ± 18 anni) sottoposti ad estrazione transvenosa di elettrocateteri, in cui, dopo una valutazione multidisciplinare, veniva prevista una procedura combinata.
L’indicazione principale all’estrazione degli elettrocateteri era l’infezione (in 54 casi, 64%). Complessivamente, venivano estratti 152 elettrocateteri impiantati mediamente da 94 ± 63 mesi (range 12-421). Il tasso di successo procedurale completo era del 91,6%, il tasso di successo clinico era del 97,6%, mentre il tasso di rimozione dell’elettrocatetere con successo clinico era del 98,6%. In 12 pazienti (14%) venivano eseguite 18 procedure combinate. In particolare, in 2 pazienti la procedura di estrazione veniva eseguita con “approccio ibrido”, mentre in 10 pazienti veniva eseguita in concomitanza con una procedura cardiochirurgica: 1) aspirazione transcatetere di grossa vegetazione (n = 8); 2) impianto di dispositivo di assistenza ventricolare sinistra come ponte al trapianto cardiaco (n = 1); 3) stimolazione permanente con elettrocateteri epicardici (n = 6); 4) sostituzione della valvola tricuspide (n = 1). In totale si osservavano una complicanza maggiore (1,2%) e 11 complicanze minori (13%). Non si verificavano danni alla vena cava superiore, né decessi correlati alla procedura. Durante un follow-up medio di 21±18 mesi, 17 pazienti (20%) sono deceduti. I pazienti deceduti erano più spesso diabetici (p = 0,02) ed erano stati sottoposti ad estrazione transvenosa degli elettrocateteri con maggiore probabilità per infezione (p = 0,004).
In conclusione i risultati di questa esperienza dimostrano che è possibile eseguire con successo procedure di estrazione transvenosa di elettrocateteri cronicamente impiantati con l’utilizzo di sheat meccaniche rotazionali bidirezionali e un approccio multidisciplinare che coinvolge come operatori sia l’elettrofisiologo che il cardiochirurgo.
Bibliografia
Migliore F, Tarzia V, Dall’Aglio PB, Falzone PV, De Lazzari M, Bottio T, D’Onofrio A, Padalino M, Vida V, Rosso J, Leoni L, Pittarello D, Bertaglia E, Iliceto S, Gerosa G. The valuable interaction among cardiac surgeon and electrophysiologist for transvenous rotational mechanical lead extraction. Pacing Clin Electrophysiol. 2021 Oct 26. doi: 10.1111/pace.14396.