Lesioni cerebrali rilevate dalla RMN e funzione cognitiva dopo ablazione di fibrillazione atriale: lo studio AXAFA-AFNET 5

Recentemente sono stati pubblicati su Circulation i risultati di un’analisi prespecificata dello studio AXAFA-AFNET 5 che aveva l’obiettivo di valutare la prevalenza di lesioni cerebrali ischemiche rilevate mediante RMN e la loro associazione con la funzione cognitiva valutata 3 mesi dopo una procedura di ablazione di fibrillazione atriale parossistica eseguita senza interrompere l’anticoagulante orale.
Lo studio. Nello studio AXAFA-AFNET 5 sono stati arruolati 674 pazienti candidati alla prima procedura di ablazione di fibrillazione atriale parossistica eseguita senza interruzione dell’anticoagulante orale. I pazienti sono stati randomizzati con un rapporto 1:1 a ricevere apixaban o terapia con antagonisti della vitamina K prima della procedura di ablazione. In tutti i pazienti è stata eseguita una RMN cerebrale entro 3-48 ore dalla procedura di ablazione. Inoltre, tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione cognitiva da 3 a 6 settimane prima dell’ablazione e 3 mesi dopo l’ablazione utilizzando il questionario Montreal Cognitive Assessment (MoCA).
La RMN cerebrale eseguita dopo l’ablazione ha rilevato almeno un lesione cerebrale acuta in 84 dei 321 pazienti con RMN analizzabile (26.1%), di cui 44 pazienti (27.2%) trattati con apixaban e 40 pazienti (24.8%) trattati con antagonista della vitamina K (p=0.675). Il punteggio MoCA mediano era simile nei pazienti con o senza lesioni cerebrali acute a 3 mesi dopo l’ablazione (28 vs. 28; p=0.948). Il danno cerebrale cronico della sostanza bianca (definito come punteggio di Wahlund ≥4 punti) rilevato alla RMN cerebrale era presente in 130 pazienti (40.5%) ed era associato ad un punteggio MoCA mediano inferiore sia prima dell’ablazione (27 vs. 28; p=0.026) che 3 mesi dopo l’ablazione (27 vs. 28; p=0.011). Questa associazione non era più significativa se veniva aggiustata per età e sesso. L’età era associata a punteggi MoCA più bassi sia prima dell’ablazione che 3 mesi dopo l’ablazione.
In conclusione, i risultati di questo studio dimostrano che il danno cronico della sostanza bianca e le lesioni ischemiche acute rilevate dalla RMN cerebrale sono un riscontro frequente dopo una procedura di ablazione di fibrillazione atriale parossistica eseguita senza interrompere la terapia anticoagulante orale. Le lesioni cerebrali ischemiche acute non si associano ad una riduzione della funzione cognitiva a 3 mesi dopo l’ablazione. Punteggi MoCA più bassi prima e dopo l’ablazione sono associati solo all’età avanzata. Questa osservazione evidenzia la sicurezza dell’ablazione di fibrillazione atriale eseguita senza interrompere l’anticoagulante orale.
Bibliografia
Haeusler KG, Eichner FA, Heuschmann PU, Fiebach JB, Engelhorn T, Blank B, Callans D, Elvan A, Grimaldi M, Hansen J, Hindricks G, Al-Khalidi HR, Mont L, Nielsen JC, Piccini JP, Schotten U, Themistoclakis S, Vijgen J, Di Biase L, Kirchhof P. MRI-Detected Brain Lesions and Cognitive Function in Patients With Atrial Fibrillation Undergoing Left Atrial Catheter Ablation in the Randomized AXAFA-AFNET 5 Trial. Circulation. 2022 Mar 22;145(12):906-915.