Recidiva di fibrillazione atriale: radiofrequenza vs crio-ablazione

È stato pubblicato recentemente sul Journal of Interventional Cardiac Electrophysiology uno studio che ha valutato l’impatto del tipo di tecnica utilizzata per l’isolamento delle vene polmonari (PVI) durante la procedura indice (radiofrequenza [RF] o crio-ablazione [CA]) sul tasso di recidive aritmiche dopo una procedura redo in pazienti con fibrillazione atriale (FA) parossistica. Ulteriore scopo è stato di valutare il tasso di successo ed i parametri procedurali della procedura redo. Lo studio non ha riscontrato la validità dell’ipotesi che l’utilizzo della CA nella procedura iniziale rispetto all’utilizzo della RF sia in grado di determinare una riduzione del tasso di recidive aritmiche dopo la procedura redo.
Lo studio
Lo studio prospettico, non randomizzato, ha coinvolto pazienti sintomatici affetti da FA resistenti alla terapia farmacologica sottoposti ad una iniziale procedura di PVI con RF (Gruppo RF) o con CA (Gruppo CA), che sono stati successivamente indirizzati ad una procedura redo di PVI, utilizzando RF. L’end-point primario è stato il successo della procedura redo, definito come la libertà da ogni forma documentata di ricorrenza di tachiaritmia atriale della durata maggiore di 30 sec durante il follow-up. End point secondari hanno incluso i dati procedurali.
Sono stati inclusi nello studio 105 pazienti affetti da FA sottoposti ad una procedura redo. L’età media era di 60±10 anni ed il 24% della popolazione era di sesso femminile. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in funzione della tecnica utilizzata nella procedura iniziale: gruppo RF (n=81) e gruppo CA (n = 24). Il follow up medio dopo la procedura redo è stato di 371 giorni.
Il successo procedurale in acuto è stato raggiunto in tutti i pazienti, con un tempo procedurale sovrapponibile tra i due gruppi (139±42 vs 113±31, p = 0.10).
Durante il follow up, nessun paziente era in terapia antiaritmica. Circa il 93% dei pazienti ha completato il follow up a 6 mesi. Dopo un follow up medio di 371 giorni, il 23% dei pazienti ha sviluppato una recidiva di FA. Il tempo libero da recidive dopo una PVI redo è stato del 76% nel gruppo RF e del 77% nel gruppo CA (p = 0.53). Non ci sono state differenze statisticamente significative circa il tasso di recidive tra i due gruppi (23.7% vs 22.7%, p = 0.89). Nell’analisi univariata l’ipertensione, la malattia coronarica, un CHA2DS2-VASc score 0 ed il diametro dell’atrio sinistro prima della procedura redo erano correlate in maniera significativa con le recidive aritmiche nel follow-up, mentre la tecnica utilizzata nella procedura indice no. Nell’analisi multivariata la cardiopatia ischemica è rimasta come l’unico predittore di recidiva aritmica dopo una procedura redo.
Lo studio in analisi è stato il primo a valutare l’impatto della tecnica d’ablazione utilizzata durante la procedura indice sul successo a lungo termine dopo una procedura redo. Dallo studio sono emersi dei concetti fondamentali. La modalità di ablazione durante la procedura indice:
- non influenza il tasso di recidive aritmiche dopo una PVI redo:
- non condiziona il tempo di libertà da una recidiva aritmica dopo PVI redo;
- non influisce sul tempo procedurale della PVI redo.
I principali limiti emersi dallo studio sono stati il numero esiguo di pazienti arruolati, provenienti da un singolo centro, l’arruolamento di pazienti affetti esclusivamente da FA parossistica, gli end point procedurali non particolarmente stringenti e la mancanza di monitoraggio continuo elettrocardiografico nel follow-up che potrebbe aver sottostimato la ricorrenza dell’aritmia.
Conclusioni
L’utilizzo della radiofrequenza o della crio-ablazione non influenza il numero di recidive aritmiche nel follow-up dopo una procedura redo nei pazienti con FA parossistica, né tantomeno i dati procedurali. La cardiopatia ischemica è stata identificata come l’unico fattore indipendente di rischio di recidiva aritmica nel follow-up a lungo termine dopo una procedura redo.
Germana Panattoni
Bibliografia
1. Zeljkovic I, Knecht S, Spies F, et al. Paroxysmal atrial fibrillation recurrence after redo procedure-ablation modality impact. Journal of Interventional Cardiac Electrophysiology 2020; 57: 77–85