Un caso di coinvolgimento cardiaco in paziente affetto da COVID-19

In corso di infezione da COVID-19 il coinvolgimento cardiaco non è infrequente. I pazienti possono presentare l’esacerbazione di una problematica cardiaca preesistente o il manifestarsi di una patologia cardiaca in totale assenza di precedenti cardiovascolari. Recentemente è stato pubblicato da un gruppo di ricercatori italiani su JAMA Cardiology un caso clinico di un paziente con infezione da COVID-19 complicata da un coinvolgimento cardiaco (1).
Il caso clinico riguarda una donna di 53 anni senza patologie cardiovascolari note, che giungeva in pronto soccorso per astenia da 2 giorni, senza dolore toracico, né dispnea. La paziente aveva avuto un episodio febbrile con tosse la settimana precedente. La paziente si presentava tachicardica, ipotesa, apiretica. L’ECG documentava un lieve sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni inferiori e laterali. L’Rx del torace era negativo. Gli esami ematochimici documentavano un aumento della troponina T ad alta sensibilità, un aumento del BNP , un emocromo normale ed un lieve aumento della PCR. Nel sospetto di una sindrome coronarica acuta veniva eseguita una coronarografia che documentava l’assenza di ostruzioni coronariche. L’ecocardiogramma documentava una ipocinesia globale del ventricolo sinistro (FE: 40%) con un versamento pericardico diffuso. La paziente veniva ricoverata in UTIC con diagnosi di sospetta miopericardite. Veniva sottoposta a tampone nasofaringeo che risultava positivo per SARS-CoV-2. Veniva eseguita una risonanza magnetica cardiaca che confermava una disfunzione sistolica del ventricolo sinistro (FE: 35%) e la presenza di edema interstiziale biventricolare compatibile con miocardite acuta. La paziente veniva trattata con inotropi (dobutamina), antivirali (lopinavir/ritonavir), steroidi, clorochina, e farmaci per lo scompenso cardiaco con progressiva stabilizzazione del quadro clinico e strumentale.
Il caso clinico descritto rappresenta un classico caso di coinvolgimento miopericardico infiammatorio in corso di infezione da COVID-19 esordito con un quadro di insufficienza cardiaca e severa disfunzione ventricolare sinistra. L’elemento interessante del caso è rappresentato dal fatto che le manifestazioni cardiache dell’infezione si sono presentate solo dopo una settimana dalle manifestazioni respiratorie (che hanno avuto un decorso lieve). La miopericardite è stata trattata efficacemente con terapia antivirale, antinfiammatoria e con farmaci per lo scompenso cardiaco.
Bibliografia
1. Inciardi RM, Lupi L, Zaccone G, et al. Cardiac Involvement in a Patient With Coronavirus Disease 2019 (COVID-19). JAMA Cardiology 2020; doi: 10.1001/jamacardio.2020.1096.