Fibrillazione atriale parossistica de novo e flutter tipico: approccio combinato con tecnologia cryo e mappaggio ad ultra alta densità
Fondazione Poliambulanza di Brescia
Il paziente è un uomo di 59 anni, con esordio recente di fibrillazione atriale parossistica e flutter tipico comune. È stato accolto in PS con dolore toracico associato ad ECG nella norma, ma dato l’incremento significativo della troponina I è stato sottoposto a coronarografia, con riscontro di coronarie indenni. È stata esclusa la presenza di cardiopatia strutturale all’ecocardiogramma e alla RMN. Durante la degenza ha presentato episodi iterativi di fibrillazione atriale con tratti di sincronizzazioni in flutter 1:1, condotto con aberranza di conduzione, sintomatici per dolore toracico. È stata quindi posta indicazione alla ablazione transcatetere delle aritmie, come terapia di prima linea.
È stata creata la mappa elettro-anatomica dell’atrio destro, utilizzando un approccio low fluoro in pacing da CS. Successivamente è stata eseguita l’ablazione dell’istmo cavo triscuspidalico, utilizzando il catetere 4mm irrigato con mini elettrodi e tecnologia DIRECTSENSE. Al termine dell’ablazione è stato eseguito il remap dell’istmo per confermare il blocco di conduzione.
A questo punto si è proceduto con la creazione della mappa di voltaggio dell’atrio sinistro, in pacing da CS. La realizzazione della mappa ha permesso di visualizzare il catetere circolare Polarmap durante il posizionamento del catetere per cryo ablazione. Per ogni vena polmonare è stato possibile visualizzare l’isolamento e marcare il TTI direttamente sulla consolle.
Al termine dell’ablazione è stato eseguito il remap dell’atrio sinistro che ha confermato l’avvenuto isolamento delle vene polmonari.
Si segnala l’utilizzo del catetere Orion per la stimolazione del nervo frenico destro, marcando sulla mappa i punti di stimolazione efficace.