LUMIPOINT, MiFi e Direct Sense per un caso di flutter atipico
Ospedale S.G. Calibita Fatebenefratelli, Roma
Il video mostra un caso di flutter atipico in una paziente donna di 67 anni con pregressa sostituzione di valvola mitrale meccanica nel 2001. La paziente aveva episodi di cardiopalmo ricorrenti con riscontro elettrocardiografico di flutter atipico refrattario a farmaci antiaritmici. Ad Agosto 2020 accede in Pronto Soccorso per persistenza di elevata RVM, per cui si pone indicazione ad ablazione del substrato aritmico.
La mappa di attivazione evidenzia un flutter atipico sinistro perimitralico, con la presenza di una linea di blocco tra la LSPV e una cicatrice in parete anteriore, verosimilmente dovuta al precedente intervento chirurgico. Tale linea di blocco viene chiaramente e correttamente evidenziata da LUMIPOINT (split tool – doppi potenziali).
LUMIPOINT stesso evidenzia chiaramente la presenza di potenziali frammentati (Complex Tool) nella porzione complementare alla precedente linea di blocco verso la mitrale meccanica, porzione evidenziata anche dall’attivazione semplice LUMIPOINT esattamente alla valle della Skyline (più piccola porzione di atrio attivata in un determinato periodo di tempo, quindi verosimilmente l’istmo critico della tachicardia).
Una singola applicazione di radiofrequenza nell’istmo critico sopra descritto, unitamente ad un drop di impedenza che raggiunge e supera i 15 ohm, interrompe l’aritmia. Dopo aver consolidato la linea con altre applicazioni di radiofrequenza, questa viene poi validata per escludere possibili recidive future.
L’utilizzo di LUMIPOINT e del Direct Sense ha consentito di comprendere completamente l’aritmia, minimizzare la terapia, massimizzarne l’efficacia e validare l’entità e la qualità delle lesioni effettuate tramite l’impedenza locale (Direct Sense).
Video di Stefano Bianchi, Filippo Cauti, Pietro Rossi, Marco Polselli e Luigi Iaia dell’Ospedale S.G. Calibita Fatebenefratelli di Roma.