Crioablazione della fibrillazione atriale: tecnologie a confronto

La crioablazione della fibrillazione atriale con POLARx ha un profilo di efficacia e sicurezza simile a quella di Arctic Front Advance PRO (AFAP), in base a una ricerca pubblicata sul Journal of Cardiovascular Electrophysiology.
L’endpoint primario era rappresentato dal successo in acuto, definito come il successo ottenuto nell’isolare elettricamente tutte e quattro le vene durante la procedura. Tra gli endpoint secondari c’erano il tasso di complicanze, la durata della procedura, il tempo di fluoroscopia, il tempo di ablazione, il tempo all’isolamento,
Si tratta di uno studio di coorte in singolo centro che ha arruolato i pazienti consecutivi sottoposti a crioablazione della fibrillazione atriale con POLARx.
I pazienti POLARx (20) sono statoi confrontati con quelli di una coorte storica sottoposti a crioablazione con AFAP (70). In tutti i casi si trattava del primo caso di isolamento della vena. polmonare.
L’endpoint primario è stato raggiunto nel 100% dei pazienti, mentre le complicanze si sono verificate soltanto nei pazienti AFAP (4 vs. 0). Inoltre POLARx in questa coorte è stato associato con una procedura più lunga (90 min vs. 60 min, p<0,001), una temperatura raggiunta più bassa(-57° C vs. -47.5° C, p<0,001), una temperatura TTI più bassa (-44° C vs. -32° C, p<0,001), ma un TTI simile (44.8 s vs. 39 s, p<0,001).
In sintesi POLARx ha un’efficacia sovrapponibile con AFAP, ed è stato associato con tempi procedurali più lunghi, TTI simile e temperature più basse.
Bibliografia
Kochi AN, Moltrasio M, Tundo F, et al. Cryoballoon atrial fibrillation ablation: Single-center safety and efficacy data using a novel cryoballoon technology compared to a historical balloon platform. J Cardiovasc Electrophysiol 2021;32(3):588-594.