Procedura di isolamento delle vene polmonari con catetere mini-basket Orion

L’utilizzo di un catetere mini-basket è sufficiente per ottenere un adeguato isolamento delle vene polmonari. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Heart Rhythm, i cui risultati mostrano inoltre che l’impiego di questa tecnologia si associa a una migliore registrazione dei potenziali delle vene polmonari dopo un’ablazione incompleta (1).
Lo studio ha messo a confronto i segnali registrati nelle vene polmonari attraverso un catetere mini-basket Orion o un tradizionale catetere multielettrodo circolare Lasso in un gruppo di 12 pazienti sottoposti ad ablazione con sistema di mappaggio Rhythmia. In particolare, entrambe le tecnologie sono state posizionate simultaneamente a livello della giunzione tra atrio sinistro e vene polmonari di tutti i soggetti, così da poter rilevare l’attività alla baseline e dopo la procedura.
Alla baseline le registrazioni effettuate mediante i due strumenti sono risultate tra loro concordi. Al contrario, dopo la procedura di isolamento delle vene polmonari la concordanza tra segnali registrati catetere mini-basket Orion e un catetere multielettrodo tradizionale Lasso è risultata pari solo al 68%. In tutti i casi questa discordanza era dovuta a una non rilevazione di potenziali da parte del catetere multielettrodo circolare Lasso, invece correttamente rilevati dal catetere mini-basket Orion. In 9 vene polmonari su 13 (69%) questi segnali rappresentavano veri potenziali delle vene polmonari, mentre nei restanti 4 casi (31%) erano costituiti da pseudo-potenziali potenziali originati da strutture limitrofe.
Bibliografia
1. Anter E, Tschabrunn CM, Contreras-Valdes FM, et al. Pulmonary vein isolation using the Rhythmia mapping system: Verification of intracardiac signals using the Orion mini-basket catheter. Heart Rhythmia 2015; 12: 1927 – 1934.