Isolamento delle vene polmonari e mappaggio ad alta densità con catetere Orion

Un mappaggio ad alta densità permette di individuare segnali a basso voltaggio residui dopo procedura di isolamento delle vene polmonari per il trattamento della fibrillazione atriale, con un effetto positivo sugli outcome clinici. È quanto emerge da uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Heart Rhythm, che ha messo a confronto pazienti con fibrillazione atriale trattati con isolamento delle vene polmonari guidata da mappaggio ad alta densità o tradizionale.
Sono stati presi in considerazione 150 pazienti sottoposti a isolamento delle vene polmonari guidata da mappaggio ad alta densità (39 redo, 111 de novo) con catetere Intellamap Orion e sistema Rhythmia HDx e 452 soggetti sottoposti a una procedura tradizionale con catetere mappante circolare Lasso, i quali costituivano il gruppo di controllo. Dai risultati è emerso che la procedura di isolamento delle vene polmonari è andata a buon fine in quasi tutti i pazienti in entrambi i gruppi, ma in 31 dei 150 pazienti del gruppo sottoposto a mappaggio ad alta densità è stato possibile individuare segnali a basso voltaggio residui, tutti in seguito eliminati. A un follow up medio di 320 giorni i pazienti del gruppo sperimentale sono risultati associati a una maggiore libertà dalla fibrillazione atriale (90,7% vs. 73,9%; p < 0,001). Il gruppo dei soggetti sottoposti a mappaggio ad alta densità e ablazione de novo è risultato associato a un hazard ratio di 0,44 rispetto a quelli sottoposti ad ablazione redo ma entrambi hanno registrato un tasso di eventi significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo a un test logrank (p < 0,001).
“Questo lavoro presenta il concetto di propagazione a bassi voltaggi residua nell’antro delle vene polmonari in seguito a procedura di isolamento delle stesse”, concludono gli autori. “È possibile identificare queste vulnerabilità locali grazie alle tecnologie per il mappaggio ad alta risoluzione attualmente disponibili, come il sistema Rhythmia-Orion. Inoltre, agendo su queste vulnerabilità attraverso ablazioni ulteriori è possibile ottenere una maggiore libertà dalla fibrillazione atriale rispetto alle procedure effettuate con catetere mappante circolare”.
Bibliografia
Segerson NM, Lynch B, Mozes J, et al. High-density mapping and ablation of concealed low-voltage activity within pulmonary vein antra results in improved freedom from atrial fibrillation compared to pulmonary vein isolation alone. Heart Rhythm 2018; 15(8): 1158 – 1164.