RHYTHMIA HDx, evidenze cliniche nella tachicardia ventricolare ischemica

Nei pazienti con cicatrici ischemiche una delle principali sfide cliniche consiste nell’identificare i segnali di basso voltaggio, con ampiezza anche inferiore a 0.1 mV, che esprimono la presenza di un substrato aritmogeno.
I cateteri tradizionali non hanno la risoluzione necessaria per rilevare tali segnali, mentre la piccolissima superficie degli elettrodi dell’Orion e la loro ridotta spaziatura agiscono da filtro amplificatore di segnali critici altrimenti difficili da interpretare o non rilevabili.[1]
ai criteri convenzionali
Il mappaggio ad alta densità del ventricolo sinistro, in ritmo sinusale o stimolazione ventricolare, consente di identificare con precisione delle aree di forte rallentamento del fronte d’onda.
Tali siti corrispondono all’area di substrato responsabile del mantenimento della tachicardia ventricolare.[2] Tale criterio consente di differenziare i siti di substrato che poi diventano non critici durante tachicardia, con una sensibilità, specificità e predittività superiore ai criteri elettrofisiologici convenzionali.[3]
In tutte le mappe di substrato l’utilizzo del Lumipoint consente di identificare automaticamente, tra migliaia di elettrogrammi, i segnali patologici tardivi e/o frammentati senza necessità di riannotazione manuale.
Nelle mappe ottenute in TV, il criterio di ricerca di elettrogrammi sulla valle dello skyline identifica correttamente l’istmo critico.[4]
Il catetere Stablepoint è particolarmente efficace nella creazione di lesioni nei tessuti cicatriziali in quanto, essendo l’unico catetere in grado di fornire la combinazione dell’informazione su impedenza locale e forza di contatto, integrabile in un software per il rilascio automatico dei tag di ablazione, consente di ottimizzare il posizionamento dell’ablatore pre-ablazione e la strategia ablativa in caso di drop non soddisfacente.[5] Anche nei ventricoli con scar ischemiche, infatti, le lesioni che terminano una tachicardia ventricolare hanno drop di impedenza superiore alle lesioni che non terminano l’aritmia.[6]
Bibliografia
[1] Bourier F et al. Is it feasible to offer ‘targeted ablation’ of ventricular tachycardia circuits with better understanding of isthmus anatomy and conduction characteristics? Europace. 2019 Jan 1;21(Supplement_1):i27-i33. doi: 10.1093/europace/euy173. PMID: 30801128
[2] Rottmann M et al. Activation During Sinus Rhythm in Ventricles With Healed Infarction: Differentiation Between Arrhythmogenic and Nonarrhythmogenic Scar. Circ Arrhythm Electrophysiol. 2019 Oct;12(10):e007879. doi: 10.1161/CIRCEP.119.007879. Epub 2019 Oct 10. PMID: 31597477; PMCID: PMC6814309.
[3] Anter E et al. Infarct-Related Ventricular Tachycardia: Redefining the Electrophysiological Substrate of the Isthmus During Sinus Rhythm. JACC Clin Electrophysiol. 2018 Aug;4(8):1033- 1048. doi: 10.1016/j.jacep.2018.04.007. Epub 2018 Jun 27. PMID: 30139485.
[4] Martin CA et al. Use of Novel Electrogram “Lumipoint” Algorithm to Detect Critical Isthmus and Abnormal Potentials for Ablation in Ventricular Tachycardia. JACC Clin Electrophysiol. 2019 Apr;5(4):470-479. doi: 10.1016/j.jacep.2019.01.016. Epub 2019 Mar 27. PMID: 31000101.
[5] Garrott K, Laughner J, Gutbrod S, Sugrue A, Shuros A, Sulkin M, Yasin O, Bush J, Pottinger N, Meyers J, Kapa S. Combined local impedance and contact force for radiofrequency ablation
assessment. Heart Rhythm. 2020 Aug;17(8):1371-1380. doi: 10.1016/j.hrthm.2020.03.016. Epub 2020 Mar 30. PMID: 32240822.
[6] Münkler P at al. Local impedance guides catheter ablation in patients with ventricular tachycardia. J Cardiovasc Electrophysiol. 2020 Jan;31(1):61-69. doi: 10.1111/jce.14269. Epub 2019 Nov 25. PMID: 31701589.