RHYTHMIA HDx, evidenze cliniche nelle redo di fibrillazione atriale

L’eccezionale risoluzione di rilevazione degli elettrogrammi del catetere Orion, unitamente alle sue uniche caratteristiche geometriche, che consentono di mappare sia i piani longitudinali che trasversali del volume venoso, consentono di identificare la riconnessione della vena anche quando altri mappanti diagnosticano falsamente la sua disconnessione elettrica[1,2].
Circa il 20% dei segnali frammentati comunemente presenti in corrispondenza dei siti di riconnessione delle vene polmonari vengono completamente filtrati dai cateteri convenzionali, risultando invece rilevabili dal catetere Orion. [3]
Nei casi di difficile interpretazione dei segnali, il LUMIPOINT fornisce un valido supporto clinico nella rapida localizzazione dei potenziali doppi e frammentati, facilitando la rapida discriminazione tra gap e siti di blocco della conduzione. [4]
Trattare una recidiva di fibrillazione atriale con il sistema di RHYTHMIA consente di dimezzare la percentuale di recidiva rispetto al trattamento di una recidiva con il sistema CARTO (16 % vs 33 %)[5]
Inoltre a parità di tempi procedurali e di fluoroscopia, l’utilizzo del sistema Rhythmia riduce il numero di lesioni a radiofrequenza necessarie per ottenere il risultato clinico.
La possibilità di disporre contemporaneamente di informazioni su forza di contatto ed impedenza locale, in combinazione con un software per il rilascio automatico dei tag di ablazione, fornisce un maggiore controllo sull’efficacia e sulla sicurezza delle lesioni, aprendo la strada ad un approccio ad alta potenza in grado di minimizzare i tempi procedurali
Bibliografia
[1] Ignacio Garcıa-Bolao, Gabriel Ballesteros,, Pablo Ramos, Diego Menendez,Ane Erkiaga, Renzo Neglia, Marta Jimenez Martın ,Enrique Vives-Rodrıguez. Identification of pulmonary vein
reconnection gaps with high-densitymapping in redo atrial fibrillation ablation procedures. Europace (2018) 20, f351–f358
[2] Ignacio Garcıa-Bolao, Gabriel Ballesteros, Pablo Ramos Ardanaz,Enrique Vives, Renzo Neglia, Diego Menendez, Ane Erkiaga Aio,Ana de la Fuente. Do ‘difficult to identify’ pulmonary vein
connections explain continuing high recurrence rates after atrial fibrillation ablation? Europace (2019) 21, i4–i11
[3] Masuda M, Fujita M, Iida O, et al. The identification of conduction gaps after pulmonary vein isolation using a new electroanatomic mapping system. Heart Rhythm 2017;14:1606–1614.
[4] Santhisri Kodali, Pasquale Santangeli, MD How, When, and Why High-Density Mapping of
Atrial Fibrillation Card Electrophysiol Clin 2020 Clin 12 (2020) 155–165
[5] Yoshifumi Ikeda, Ritsushi Kato,Hitoshi Mori et al. Impact of high-density mapping on outcome of the second ablation for atrial fibrillation Journal of Interventional Cardiac Electrophysiology
(2021) 60:135–146
[6] Solimene F, Maddaluno F, Malacrida M, Stabile G. How to leverage local impedance to guide effective ablation strategy: A case series. HeartRhythm Case Rep. 2020 Nov 7;7(2):65-68. doi:
10.1016/j.hrcr.2020.11.004. PMID: 33665103; PMCID: PMC7897739.