Un approccio non fluoroscopico all’ablazione delle tachicardie sopraventricolari

Il sistema di mappaggio ad alta intensità Rhythmia HDx permette di ridurre l’esposizione a radiazioni nell’ambito delle procedure di ablazione delle tachicardie sopraventricolari. È quanto emerge da uno studio condotto presso l’Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Electrocardiology, che ha testato un approccio non fluoroscopico all’ablazione delle tachicardie sopraventricolari (1).
Sono stati presi in considerazione 20 pazienti consecutivi sottoposti ad ablazione con radiofrequenza per il trattamento di una tachicardia sopraventricolare. Nei primi 10 la procedura è stata effettuata con fluoroscopia e mappaggio con sistema Rhythmia HDx, mentre nei successivi 10 i cateteri diagnostici e ablatori sono stati posizionati secondo un nuovo approccio a radiazioni quasi-zero che utilizza il sistema Rhythmia per il mappaggio e il catetere IntellaNav Mifi XP o IntellaNav ST rispettivamente nell’ambito delle tachicardie da rientro nodale e atrio-ventricolare.
Questo approccio non fluoroscopico prevede quattro fasi:
- Preparazione del paziente: gli elettrodi ECG standard e il cerotto Rhythmia HDx sono applicati al paziente. Viene utilizzato un elettrodo esterno, il quale viene collegato al pin1 del box IN tramite il cavo di riferimento della filter-box di MiFi e serve come riferimento di impedenza per la mappa di campo.
- Anatomia e mappa di campo: una volta completato il set-up, viene creata una mappa anatomica utilizzando le impostazioni manuali e il riferimento ECG. Il catetere IntellaNav ST viene spinto attraverso la vena femorale, su per la vena cava inferiore e dentro l’atrio destro. Il catetere può essere visualizzato con Rhythmia HDx dal suo inserimento nella vena femorale fino all’avvio della creazione della mappa di campo. Si continua quindi a mappare l’anatomia mentre il catetere avanza ricostruendo la geometria fino all’atrio destro. Per ottenere un monitoraggio ottimale dell’impedenza durante il resto dello studio, il catetere IntellaNav ST viene spostato intorno alla camera dell’atrio destro. Le posizioni del fascio di His e della valvola tricuspide sono contrassegnate come marcatori chiave secondo le preferenze dell’operatore. Dopo aver creato la field map Rhythmia HDx è in grado di tracciare tutti i cateteri.
- Posizionamento del catetere diagnostico: un catetere decapolare viene inserito e fatto avanzare fino alla vena cava inferiore. Una volta mappata completamente l’anatomia dell’atrio destro, il catetere decapolare è viene posizionato all’interno del seno coronarico, ben visualizzabile nella mappa Rhythmia. Quando questo è fisso in posizione, un catetere quadripolare viene spostato dalla vena cava inferiore all’apice del ventricolo destro monitorando l’impedenza. Con la geometria creata e i cateteri in posizione, viene eseguito uno studio elettrofisiologico per tachicardia sopraventricolare.
- Studio elettrofisiologico: gli autori riportano un esempio relativo alle tachicardie da rientro nodale, nell’ambito delle quali viene eseguito uno studio retrogrado per verificare l’assenza di un percorso accessorio. La tachicardia da rientro nodale viene indotta e ablata tramite il percorso lento, con le applicazionidi radiofrequenza effettuate tramite IntellaNav ST e monitorate attraverso il generatore dedicato.
I dati relativi ai 10 pazienti trattati con questo approccio hanno messo in evidenza un tasso dell’80% (n = 8) di procedure effettuate in totale assenza di fluoroscopia. Nei restanti 2 casi, invece, la fluoroscopia è stata necessaria a causa dell’origine sinistra dell’aritmia e del bisogno di confermare la posizione del catetere. Il tempo medio di mappaggio è risultato più lungo nei pazienti del gruppo trattato con approccio non fluoroscopio rispetto a quelli trattati con approccio standard (703 ± 219 vs 317 ± 72; p = 0,0001), mentre non sono emerse differenze tra i due gruppi in termini di applicazioni di radiofrequenza.
Bibliografia
1. Cauti FM, Rossi P, Iaia L, Bianchi S. A new mapping method with the Rhythmia™ navigation system reduces radiation exposure. Preliminary experience in SVT procedures. Journal of Electrocardiology 2020; 58: 92-95