L’indice HeartLogic in un paziente sottoposto a impianto di Mitraclip

A cura di Domenico Pecora e Carmelo La Greca – Fondazione Poliambulanza, Brescia
Un uomo di 75 anni con cardiomiopatia ischemica, frazione di eiezione 25%, blocco di branca sinistra e fibrillazione atriale parossistica viene sottoposto all’impianto di un defibrillatore CRT-D in prevenzione secondaria l’11 settembre del 2018. L’indice HeartLogic viene attivato al momento dell’impianto.
Il 16 settembre 2019 viene notificato al centro un alert HeartLogic. Il paziente viene contattato telefonicamente due volte (il 16 e il 23 settembre) dall’infermiera, alla quale riferisce di non presentare segni o sintomi di scompenso cardiaco. Pochi giorni dopo, durante una visita programmata in ambulatorio scompenso, il medico rileva tramite auscultazione la presenza del terzo tono e di stasi polmonare.
Il paziente viene inoltre ospedalizzato il 27 settembre per un ciclo programmato di infusione di levosimendan: alla valutazione ecocardiografica viene rilevata un’insufficienza mitralica moderata-severa e dalle analisi del sangue viene segnalato un valore di NT-proBNP pari a 8441 pg/mL. Si sottopone quindi il paziente a infusione di terapia diuretica.
Dopo una settimana si osserva un valore di NT-proBNP pari a 5275 pg/mL e una diminuzione del peso del paziente di 3 Kg, con un miglioramento del benessere generale.
In data 8 Novembre 2019 il paziente viene infine sottoposto a impianto di Mitraclip e chiusura dell’auricola tramite dispositivo Watchman. La procedura chirurgica viene conclusa con successo e alla valutazione ecocardiografica il grado di rigurgito mitralico risulta lieve-moderato.
Il 13 dicembre 2019 durante una visita programmata in ambulatorio scompenso il paziente riferiva dispnea da sforzo e presentava, all’esame obiettivo, una lieve epatomegalia. Il valore di NT-proBNP era nuovamente salito a 6728 pg/mL. Pertanto il medico decideva di aumentare la terapia diuretica e risoluzione dell’alert la settimana successiva.

L’analisi dei trend mostra un aumento del terzo tono e una marcata diminuzione dell’impedenza toracica ancora prima dell’aumento dell’alert HeartLogic: questi trend vengono poi confermati dall’auscultazione ambulatoriale e dalla stasi polmonare rilevata. Dopo il ciclo di Levosimendan si osserva una rapida decrescita dell’indice HeartLogic.
Prima della chirurgia della valvola si osserva di nuovo un aumento dell’indice HeartLogic, influenzato principalmente dal terzo tono e dalla frequenza respiratoria: parametri che correlano con i principali segni e sintomi di una patologia della mitrale (terzo tono e dispnea).
Questo caso evidenzia la capacità di HeartLogic di rilevare un peggioramento precoce dello scompenso cardiaco anche in assenza di segni e sintomi evidenti. HeartLogic è stato anche in grado di rilevare una patologia valvolare e di riconoscere quando la funzione della valvola mitrale è stata ristabilita mostrando un marcato miglioramento dei trend post intervento chirurgico.
Questa esperienza conferma la correlazionetra l’indice HeartLogice il valore di NT-proBNP, come descritto da Gardner et al (1).
Bibliografia
1. Gardner et al. HeartLogic Multisensor Algorithm Identifies Patients During Periods of Significantly Increased Risk of Heart Failure Events. Circ Heart Fail 2018; 11:e004669