Area Educational, la formazione al centro delle attività dell’AIAC

Tra gli obiettivi del nuovo Direttivo nazionale dell’AIAC c’è quello di moltiplicare e potenziare le attività formative e di aggiornamento fruibili dal sito web dell’Associazione. Ad occuparsi di queste iniziative sarà l’Area Educational, la cui guida è affidata a Giosuè Mascioli dell’Ospedale Humanitas Gavezzeni di Bergamo e Loredana Morichelli dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma. In quest’intervista, il Dr. Mascioli descrive gli obiettivi e il modus operandi dell’Area, oltre che le principali attività in programma.
Quali sono le finalità dell’Area Educational dell’AIAC?
AIAC Educational era nata con lo scopo di favorire la partecipazione di medici, infermieri e tecnici ai corsi di accreditamento europei, ma poi ci siamo accorti che non si poteva basare tutta la nostra attività solo su quel tipo di formazione. Allo stesso modo, ci siamo resi conto che non avrebbe avuto senso riproporre quelle attività e iniziative che vengono già fruite dai soci ai congressi o in altre sedi. Abbiamo quindi deciso di orientarci su qualcosa di diverso – qualcosa di molto più pratico – che serva nel lavoro di tutti i giorni. È molto utile, ad esempio, poter andare a ripescare una data presentazione perché c’è un algoritmo che non avevi capito, o un tracciato che non ti torna, o rivedere le basi teoriche dei problemi che affrontiamo in ambito clinico. Questa è la nostra principale finalità: fornire strumenti che possono essere utilizzati nella pratica quotidiana.
Come nascono le attività e le iniziative di quest’Area?
La nostra Area è piuttosto snella dal punto di vista del numero membri, ma sfrutta il fatto di avere a bordo diversi giovani. Questi vengono coinvolti soprattutto nelle attività pratiche, le quali sono coordinate da un comitato più ristretto – composto da me, la Dott.ssa Loredana Morichelli e altre quattro persone che lavorano con noi – e una serie di soci AIAC che ci danno una mano, ad esempio, a finalizzare le presentazioni e rivederle. Infatti, abbiamo recentemente introdotto una sorta di processo di peer review, così che i membri del comitato organizzativo dell’Area possano rivedere i materiali e decidere se sono pubblicabili o se necessitano di modifiche. Prestiamo molta attenzione, ad esempio, a non dare l’impressione di supportare una ditta piuttosto che un’altra. Su questo saremo veramente inflessibili e attentissimi: i fruitori dei corsi non devono mai pensare che ci sia qualche interesse dietro queste attività educative. Deve essere chiaro, insomma, che si tratta soltanto di colleghi che hanno voglia di spendersi e di portare avanti un progetto utile ai membri. Quindi i giovani lavoreranno alle presentazioni di base e i più anziani vigilano sulla correttezza dei contenuti, sia in termini di validità scientifica che di credibilità.
Quali sono le prossime attività in programma?
Alcune attività sono già avviate e andranno a compimento entro la fine di quest’anno o nei primi mesi del prossimo, tra cui il corso per infermieri e tecnici sulla cardiostimolazione: è quasi finita la parte sui pacemaker e speriamo di cominciare a breve con quella relativa ai defibrillatori. L’altra attività fondamentale che vorremmo far partire riguarda una serie di aggiornamenti monotematici: non rivisitazioni scolastiche ma piuttosto un riassunto di tutto ciò che di nuovo sta uscendo su un dato argomento, specie se questo è di interesse per il cardiologo ma scarsamente affrontato ai congressi o in altre sedi. Vorremmo sfruttare il sito e la nostra area come un corso di formazione permanente, che i soci AIAC utilizzino per rivedere o imparare argomenti nuovi.