Report del sondaggio sui device MRI conditional
Il sondaggio è stato proposto allo scopo di conoscere l’apprezzamento e la diffusione presso i Centri Italiani di Cardiostimolazione dell’utilizzo dei device MRI conditional. È rimasto disponibile sul sito da giugno a settembre 2014 ed hanno risposto 67 colleghi, per l’82% aritmologi interventisti, 9% aritmologi clinici, 7% cardiologi clinici e un internista.
Le Regioni da cui sono arrivate risposte in modo più numeroso sono state: la Lombardia, con il 22%, seguita dalla Sicilia con il 12%, Toscana e Puglia con il 10%, Lazio 9%, Emilia Romagna 7%, seguite poi, in ordine decrescente e con minima percentuale di risposte, da Veneto, Campania, Calabria, Friuli V. Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Piemonte e Basilicata, mentre non hanno partecipato al sondaggio Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Molise.
Risultati
Dalle risposte si evince un utilizzo relativamente frequente dei device MRI conditional, che vengono impiantati nell’81% dei centri, mentre solo il 19% non li ha ancora utilizzati. Relativamente alla scelta del paziente, il 52% ha risposto che li utilizzerebbe in tutti i pazienti ed il 46% solo in alcuni pazienti selezionati.
Tra i Centri che hanno risposto, risulta già abbastanza diffusa la disponibilità di servizi diagnostici di riferimento con RMN ad altissima risoluzione (3 T), che sono presenti in percentuale del 45%. Non è ancora abituale ma attuata nel 51% dei centri l’esecuzione di esami RMN nei pazienti portatori di defibrillatori MRI conditional.
Alla domanda se ritenuto importante che le aziende produttrici sviluppino device adatti alle scansioni ad altissima risoluzione, la risposta positiva è stata quasi unanime, in quanto solo il 7% lo ritiene poco importante ed il 3% inutile, mentre il restante 90% lo ritiene molto importate, fondamentale o importante.
Ancora pressocché unanime, con il 91% di risposte affermative, è il parere in merito all’utilità che potrà avere per agevolare l’accesso all’MRI dei pazienti portatori dei device il documento congiunto AIAC-SIRM, che fornirà linee guida per l’esecuzione della MRI in tali pazienti.
Altrettanto importante viene considerata una collaborazione con la SIRM per divulgare le informazioni relative alla tecnologia, con il 96% di risposte affermative.
Il 97% dei colleghi che hanno partecipato al sondaggio ritiene importante che gli elettrocateteri MRI conditional abbiano un design sovrapponibile a quello degli elettrocateteri convenzionali e con performance già nota.
Alla domanda se il costo superiore dei nuovi device RMN viene ritenuto una limitazione al loro utilizzo, il 73% lo ritiene una limitazione solo temporanea, nella convinzione che con la diffusione della tecnologia i costi scenderanno, mentre il 18%, ritenendolo una limitazione, afferma che è importate selezionare i pazienti; il 9% dei Colleghi non lo ritiene una limitazione.
Infine la maggioranza ritiene che l’aumento delle risonanze nei pazienti portatori di device adatti e la conseguente necessità di riprogrammare il dispositivo prima e dopo comporterà un aumento del carico di lavoro per gli aritmologi, e che sarebbe necessario organizzare percorsi assistenziali dedicati in coordinamento con i Colleghi radiologi.
Conclusioni
Dai risultati del sondaggio si evince che la nuova tecnologia di device RMN conditional è apprezzata e sempre più diffusa sul territorio, nonostante il costo, che nella previsione di tutti dovrà diminuire. Si evince anche come venga ritenuto importante il documento AIAC-SIRM per superare la reticenza che a volte hanno i Radiologi nell’eseguire l’esame a pazienti con device, e come in generale si ritiene possa essere utile una gestione in collaborazione con i Radiologi di tutte le problematiche relative all’esecuzione di RMN in questa categoria di pazienti.
I risultati di altri sondaggi dell’AIAC
– Report del sondaggio sulla programmazione dei defibrillatori impiantabili
– Report del sondaggio sulla programmazione dei pacemaker
– Report del sondaggio sull’impianto di defibrillatori sottocutanei
– Report del sondaggio sulla formazione elettrofisiologia ed elettrostimolazione
– Report del sondaggio sulla stimolazione ventricolare da siti alternativi
– Report del sondaggio sull’utilizzo di dronedarone nella fibrillazione atriale
– Report del sondaggio sull’utilizzo della terapia anticoagulante orale