Rimborsabilità del monitoraggio remoto: la proposta AIAC
Intervista video a Fabrizio Ammirati, Direttore UOC Cardiologia – Ospedale GB Grassi, Ostia (RM).
Sono indubbi i vantaggi, sia clinici sia economici, del controllo remoto dei pazienti portatori di pacemaker e defibrillatori automatici. In Italia circa 30 mila pazienti beneficiano di questo sistema di telemedicina che coinvolge in prima persona infermieri, tecnici di cardiologia e cardiologi. La nota dolente è che diversamente dalla gran parte dei Paesi europei, il monitoraggio remoto è una prestazione ancora non rimborsabile dal Sistema sanitario.
“Questa organizzazione virtuosa non ha riscontro”, spiega Fabrizio Ammirati al convegno HTA oggi: opportunità e problematiche per una moderna sanità pubblica. “L’AIAC chiede che questo riscontro venga ufficializzato e come tutte le prestazioni venga valorizzato”.
Quali nello specifico le proposte dell’AIAC?
23 gennaio 2014
Altre interviste
HTA oggi, per una moderna sanità pubblica. Intervista video a Massimo Santini, Presidente World Society of Arrhythmias.
Il monitoraggio remoto nei fatti. Intervista video a Renato Ricci, Area Telecardiologia dell’Associazione Italiani di Aritmologia e Cardiostimolazione, ACO San Filippo Neri di Roma.