S-ICD System: why not?
Il Presidente dell’AIAC, Gianluca Botto, presenta ai soci e colleghi il nuovo sondaggio S-ICD System: why not? sull’utilizzo nella pratica clinica attuale del defibrillatore sottocutaneo, che verrà lanciato il 1° settembre e che riguarderà tutte le procedure di primo impianto ICD-VR, ICD VDD, ICD-DR e S-ICD.
Chi e quanti sono i pazienti che possono trarne benefici?
“L’adozione di una nuova soluzione terapeutica richiede sempre l’analisi per valutare chi e quanti siano i pazienti che maggiormente possano trarne benefici. … Al fine di avere una fotografia quanto più attendibile della pratica clinica attuale, sarà necessaria la partecipazione del maggior numero possibile di centri di impianto italiani ed è per questo che vi invitiamo caldamente a dare il vostro contributo.”
L’invito del Presidente
Cari Colleghi,
come noto, il defibrillatore sottocutaneo (S-ICD) rappresenta oggi un’alternativa al defibrillatore transvenoso per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa. Recentemente sono stati combinati i dati provenienti dal trial americano IDE e dal registro EFFORTLESS allo scopo di analizzare la sicurezza e l’efficacia del sistema S-ICD ad un follow-up medio di 2 anni. I risultati di questa analisi , pubblicata ad aprile online su Journal of the American College of Cardiology “Safety and Efficacy of the totally subcutaneous implantable defibrillator”, dimostrano l’elevata efficacia nell’interruzione delle aritmie ventricolari e una consistente riduzione delle complicanze e degli shock inappropriati, con l’aumentare dell’esperienza degli operatori e l’ottimizzazione della programmazione, fornendo così ulteriori evidenze circa la sicurezza ed efficacia del sistema S-ICD.
L’adozione di una nuova soluzione terapeutica richiede sempre l’analisi per valutare chi e quanti siano i pazienti che maggiormente possano trarne benefici.
Come AIAC ci proponiamo di raccogliere tramite la nuova survey S-ICD System: why not? le caratteristiche cliniche di base e le indicazioni all’impianto di un’ampia popolazione di pazienti consecutivi sottoposti all’impianto di ICD nella pratica clinica attuale dei centri italiani, al fine di stimare l’incidenza di condizioni favorevoli o potenziali controindicazioni all’impianto di S-ICD. Allo stesso tempo indagheremo su quali siano attualmente i driver di scelta tra S-ICD e ICD transvenoso tradizionale, e valuteremo tali driver alla luce delle evidenze cliniche esistenti.
Al fine di avere una fotografia quanto più attendibile della pratica clinica attuale, sarà necessaria la partecipazione del maggior numero possibile di centri di impianto italiani, ed è per questo che vi invitiamo caldamente a dare il vostro contributo. Siamo confidenti che la raccolta di questi dati permetterà di effettuare interessanti osservazioni e darà anche l’opportunità di pubblicarne i risultati.
Il periodo di osservazione previsto sarà di 3 mesi (settembre, ottobre e novembre 2015); durante il periodo indicato dovranno essere raccolti i dati di tutte le procedure di primo impianto ICD-VR, ICD VDD, ICD-DR, S-ICD. La raccolta dati non includerà pazienti indicati alla terapia di resincronizzazione e i portatori di precedenti dispositivi sottoposti a sostituzione o upgrade (pacemaker, CRT-P, ICD, CRT-D). La scheda di raccolta dati è stata disegnata per contenere tutte le informazioni necessarie per le analisi, cercando allo stesso tempo di ridurre al massimo il carico di lavoro per la loro raccolta (un esempio di scheda è visualizzabile in calce).
Al termine del periodo di osservazione vi sarà richiesto, inoltre, di segnalare il numero totale di procedure di ICD effettuate nel periodo (comprensive di sostituzioni/upgrade e primi impianti CRT-D).
Trattandosi comunque di una raccolta di dati clinici, esistono alcuni adempimenti burocratici a cui ottemperare, quale la notifica al Comitato etico di riferimento e l’ottenimento del consenso informato da parte di ogni paziente incluso. Per essere quindi pronti per l’inizio ufficiale della raccolta dati, vi invito a segnalare vostra adesione alla Segreteria AIAC – segreteria@aiac.it – che saprà darvi ulteriori informazioni e fornirvi il materiale necessario per l’attivazione del vostro centro.
Cordialmente,
Gianluca Botto
Presidente nazionale AIAC
Con CRF cartacee e sistema web-based.
Clicca qui per vedere un esempio di scheda che verrà utilizzata (PDF: 110 Kb).