Sport, donne e rischio aritmico
Intervista a Luisa Verdile, Istituto di Medicina e Scienze dello Sport, CONI Roma, al XII Congresso AIAC.
La donna nello sport è ancora sotto rappresentata. Su 1952 atleti selezionati per partecipare alle olimpiadi di Pechino e di Londra, solamente il 36% era costituito da donne.
Il comportamento aritmico nelle donne cambia da quello negli uomini? Come ha spiegato Luisa Verdile al Congresso AIAC 2014 non ci sono delle sostanziali differenze di genere per quanto riguarda sia il significato clinico sia la riduzione dell’aritmia con il decondizionamento fisico e le aritmie cardiache indotte dallo sforzo fisico. Anche in queste ultime il comportamento è assimilabile a quello degli uomini: quindi una condizione benigna senza eventi cardiovascolari e sintomi nel corso del follow up.
30 marzo 2015
Altre interviste su donne e aritmie
Anticoagulanti orali e gravidanza. Intervista a Antonio D’Onofrio, UOC Cardiologia, Ospedale Monaldi – AORN dei Colli di Napoli, Vice Presidente AIAC.
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