Battuta d’arresto per il Ddl Gelli
Il 2 novembre, con l’approvazione Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, il Ddl 2224 sulla responsabilità professionale del personale sanitario (il cosiddetto “Ddl Gelli”) era passato all’esame dei senatori, prima di tornare alla Camera per il via libera definitivo. Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria dipendente del Ssn hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo nei confronti del provvedimento.
“Un provvedimento – aveva sottolineato Emilia Grazia De Biasi, la presidente della XII Commissione – che risponde alle sacrosante esigenze di tutela e di sicurezza dei cittadini e, nello stesso tempo, di sicurezza e dignità dell’intero mondo delle professioni sanitarie. Si tratta di una norma di civiltà che permette ai professionisti di svolgere il loro lavoro con maggiore serenità, lasciando inalterate le tutele per i pazienti.”
Il lungo iter del decreto di sarebbe dovuto concludere entro la fine di novembre. Ma niente da fare per l’ultimo passaggio, ci aggiorna il Quotidiano Sanità: “La scorsa settimana erano stati approvati gli articoli 1, 2, 3 e 5. Accantonato il 4. Alla ripresa dei lavori oggi (ndr: 24 novembre), però, dopo l’approvazione degli articoli 6 e 7, oltre che di due Ordini del giorno, è venuto meno il numero legale e il prosieguo dell’esame degli emendamenti del disegno di legge è stato nuovamente rinviato, questa volta al 6 dicembre.”
La presidente della commissione Sanità ha disapprovato questa pausa nello svolgimento dei lavori a un solo passo dall’approvazione definitiva di un provvedimento atteso da decenni.
Francesco Melandri
Chairman Area AIAC Responsabilità medica e rischio assicurativo