Canalopatie cardiache? Via libera al sesso
Eventi cardiaci potenzialmente pericolosi durante l’attività sessuale del paziente con CPVT sono rarissimi e ancora meno rari nei pazienti con QT lungo. Nuove conferme per rassicurare i propri pazienti vengono da un ampio studio di coorte sul Journal of Cardiovascular Electrophosiology.
I pazienti con tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT) e sindrome del QT lungo sono suscettibili ad eventi cardiaci durante l’attivazione del sistema nervoso simpatico. Come noto sono pazienti potenzialmente a rischio di sincope, arresto cardiaco e morte cardiaca improvvisa quando subentra un aumento dell’attivazione del simpatico in condizioni di forte stress, ansia, fatica o per effetto di alcuni farmaci. Una preoccupazione diffusa tra questi pazienti è che anche l’attività sessuale possa innescare aritmie ed eventi cardiaci mortali.
Si tratta comunque di un timore non fondato. Diverse prove in letteratura, infatti, concorrono a dimostrare che l’attività sessuale sia un’attività a basso rischio nelle canalopatie cardiache. Una nuova rassicurante conferma viene dallo studio condotto alla Mayo Clinic, pubblicato sul Journal of Cardiovascular Electrophosiology, che ha calcolato l’incidenza di eventi cardiaci incorsi durante un rapporto sessuale in un’ampia coorte di pazienti con CPVT e sindrome del QT lungo.
Lo studio
Complessivamente lo studio ha revisionato le cartelle cliniche elettroniche di 445 pazienti maggiorenni visitati alla Genetic Heart Rhytm Clinic con una diagnosi di tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (N = 43, età alla diagnosi 25 + 15 anni) e sindrome del QT lungo (N = 402, età alla diagnosi 30 + 16 anni). Eventi cardiaci indotti dall’attività sessuale sono stati rilevati solamente in due pazienti con CPVT. Il primo era una paziente donna di 22 anni con un precedente arresto cardiaco, che aveva avuto diversi schock inappropriati del defibrillatore cardioverter impiantabile mente era in terapia con beta bloccanti. Il secondo caso invece riguardava un uomo di 52 anni con una storia di sincopi ricorrenti durante l’attività fisica: questo paziente aveva avuto un episodio di sincope durante l’attività sessuale nel setting di non compliance ai beta bloccanti. Da una valutazione delle medie pubblicate in letteratura sulla frequenza di questi episodi per età, solo 2 su 40.000 (0,005%) di episodi stimati di rapporti sessuali nella coorte di pazienti con CPVT hanno portato a un eventi cardiaco e solo 2 su 16.000 (0,005%) nella coorte di pazienti con CPVT sintomatica.
Conclusioni
Il valore di questo studio è che il primo ad aver estrapolato l’incidenza di eventi cardiaci indotti dall’attività sessuale in una coorte relativamente ampia di pazienti con queste due forme di canalopatie cardiache. I dati raccolti – concludono i colleghi della Mayo Clinic – confermano che l’incidenza di eventi cardiaci è estremamente rara nei pazienti con QT lungo e piuttosto raro in quelli con CPVT per i quali a influire sul sono per la maggior parte la non compliance e la severità della malattia stessa. I pazienti e i loro partner possono quindi essere rassicurati che, dal punto di vista cardiaco, il sesso è un’attività a basso rischio.
Bibliografia
Loar RW, Bos JM, Cannon BC, Ackerman MJ. Sudden Cardiac Arrest During Sex in Patients with Either Catecholaminergic Polymorphic Ventricular Tachycardia or Long-QT Syndrome: A Rare But Shocking Experience. J Cardiovasc Electrophysiol 2015; pubblicato online il 15 gennaio 2015 DOI: 10.1111/jce.12600