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Come programmi il pacemaker?

Un invito ai colleghi a partecipare ai sondaggi AIAC per delineare insieme lo stato dell’arte delle modalità di programmazione dei dispositivi impiantabili nei centri aritmologici italiani.

Si inizia con un primo sondaggio sulla programmazione dei pacemaker a cui seguirà un seconda parte focalizzata sulla programmazione dei defibrillatori e dei dispositivi per la resincronizzazione cardiaca.

Il sondaggio AIAC

La programmazione del pacemaker al momento dell’impianto

     

L’invito

Cari colleghi,

i dati della letteratura, confermati dal recente studio OPTI-MIND, dimostrano come la tecnologia del pacemaker sia sottoutilizzata in circa la metà dei pazienti che ricevono l’impianto. I moderni pacemaker prevedono numerosi algoritmi automatici e un’ampia varietà di setting per la programmazione della stimolazione fisiologica personalizzabile per il singolo paziente. Tuttavia, i dati riportano che l’80% circa dei device restano programmati alle impostazioni nominali di fabbrica, mentre solo il 12% dei pacemaker viene riprogrammato a un follow up a lungo termine.

L’obiettivo del nuovo sondaggio AIAC online è proprio quello di verificare in quale misura e secondo quali criteri nella pratica clinica corrente, vengano utilizzate o meno le diverse funzioni e algoritmi disponibili nei moderni pacemaker e in particolare quanto siano applicate le linee guida per il pacing fisiologico. La survey ci consentirà quindi, di fare una fotografia molto reale delle dinamiche decisionali e operative in essere presso i laboratori italiani in merito ai ruoli delle varie figure professionali, tempi e modalità della programmazione dei pacemaker impiantati nei nostri pazienti.

Al termine di questa prima parte del sondaggio seguirà la seconda parte – ancor più interessante – focalizzata sulla programmazione dei defibrillatori e dei dispositivi per la resincronizzazione cardiaca.

Partecipate al sondaggio e aiutateci a delineare lo stato dell’arte delle modalità di programmazione dei dispositivi impiantabili nei centri aritmologici italiani.

Cordialmente,

Valeria Calvi e Luca Santini, Responsabili aiac.it

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