Con il rivaroxaban meno rischio di infarto del miocardio
Da una meta-analisi pubblicata sulla rivista Coronary Artery Disease emerge come la terapia con l’anticoagulante orale rivaroxaban (Xarelto) sia associata a un minor rischio di infarto miocardico in un ampio spettro di indicazioni quando confrontato con diversi farmaci di controllo.
Nella meta-analisi sono stati inclusi 9 trial – i quattro studi RECORD, il ROCKET AF, l’EINSTEIN-DVT e l’EINSTEIN-PE, l’ATLAS ACS TIMI 46 e l’ATLAS ACS TIMI 51 – per un totale di 53.827 pazienti. Gli studi sono stati selezionando da PubMed, Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature (CINAHL), Scopus , Web of Science, Cochrane Collaboration Central Register of Controlled Trials degli studi clinici randomizzati riguardanti la sicurezza ed efficacia del rivaroxaban che riportavano l’infarto del miocardio come outcome secondario. La ricerca dei trial pertinenti è stata effettuata su clinicaltrial.gov e tra gli abstract dei principali meeting di internazionali di cardiologia.
Rispetto ad altri farmaci utilizzati nei gruppi di controllo il rivaroxaban è risultato associato a un rischio significativamente inferiore di infarto del miocardio (OR, 0,82; 95% CI, 0,72–0,94; p = 0,004) e di mortalità cardiovascolare (OR, 0,84; 95% CI, 0,72–0,97; p= 0,02).
Bibliografia
Chatterjeea S, Sharmab A, Uchinoc K, et al. Rivaroxaban and risk of myocardial infarction: insights from a meta-analysis and trial sequential analysis of randomized clinical trials. Coron Artery Dis 2013 Oct 18 [Epub ahead of print] (PDF: 225 Kb)