Defibrillatori al pubblico
I defibrillatori semiautomatici esterni prenderanno posto anche in ambiente extra-ospedaliero, nei luoghi di grande affluenza quali alberghi, ristoranti, centri commerciali, cinema, discoteche e piscine. E potranno essere impiegati da soccorritori non sanitari, adeguatamente formati. Lo stabilisce il Decreto ministeriale del 18 marzo 2011 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno.
“Il decreto rappresenta un traguardo importante per combattere la morte cardiaca improvvisa che è una delle sfide maggiori per noi cardiologi”, commenta la Maria Grazia Bongiorni, Presidente dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. “Il punto cruciale per prevenire la morte improvvisa è intervenire prontamente nel luogo dove avviene l’arresto cardiaco.” Il 70% delle morti cardiache improvvise si verifica al di fuori dell’ospedale.
La diffusioni di dispositivi di pronto intervento come i defibrillatori semiautomatici esterni nei luoghi pubblici presentano delle criticità che il Decreto interviene affronta individuando criteri e modalità. Una prima criticità è la formazione del personale non sanitario: “i programmi di formazione ed aggiornamento e verifica, nonché l’accreditamento dei formatori e la relativa certificazione, sono definiti dalle Regioni e dalle Province Autonome, sentiti i comitati tecnici regionali per l’emergenza”. I Decreto definisce i criteri del percorso – sia teorico sia pratico – necessario al personale sanitario e al personale non sanitario per conseguire l’attestato di formazione all’uso del defibrillatore.
Un altro punto critico è di natura economica. Il Decreto autorizza la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2010 e di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per favorire la diffusione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni.
Il testo del Decreto pubblicato in GU (PDF: 106 Kb)
Fonte
Sole 24 Ore Sanità