FA: warfarin versus aspirina
I registri danesi aggiungono nuove evidenze sui limiti dell’aspirina nei pazienti con fibrillazione atriale. Per questa categoria di pazienti, l’aspirina non è sicura né è efficacia per la prevenzione dell’ictus, si legge sulla rivista Thrombosis and Haemostasis. È preferibile l’antagonista della vitamina K, il warfarin.
“La percezione è che l’aspirina sia una valida alternativa all’anticoagulante orale per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale ma non è così”, commentato gli autori. “Il nostro studio è il più grande studio di coorte nel mondo reale mai pubblicato sull’utilizzo dell’aspirina e dell’anticoagulante orale nei pazienti con fibrillazione atriale, e mostra chiaramente l’aspirina non è sicura né efficace.”
Per verificarlo i danesi hanno preso in esame i dati di 146.000 pazienti con fibrillazione atriale raccolti nel Danish National Patient Registry (registro di pazienti ospedalizzati), nel Danish Registry of Medicinal Product Statistics (registro di tutte le prescrizioni ai singoli pazienti) e nel National Causes of Death Registry.
L’analisi incrociato ha rilevato un rischio di tromboembolismo inferiore nei pazienti trattati con antagonista della vitamina K rispetto a quelli che avevano assunto l’aspirina; la combinazione warfarin più aspirina non dava nessun beneficio aggiunto: 1,81 (1,73-1,90), 1,14 (1,06-1,23) e 1,86 (1,78-1,95) i valori di hazard ratio rispettivamente per aspirina, warfarin più aspirina, e nessun trattametmo in confronto al warfarin. Il rischio di sanguinamento era maggiore nei pazienti trattati rispetto a quelli che non ricevevano nessuna trattamento: hazard ratio 1,0 (warfarin; reference), 0,93 (apirina; 0,89-0,97), 1.64 (warfarin più aspirina; 1,55-1,74) e 0,84 (nessun trattamento; 0.81-0,88). Gli autori inoltre riportano di aver calcolato un beneficio clinico positivo in termini di protezione dall’ictus nei pazienti trattati solamente con il warfarin.
I dati danesi confermano quindi la superiorità del warfarin rispetto l’aspirina nei pazienti con fibirillazione atriale. E sono in linea con le linee-guida della Società europea di cardiologia (European Society of Cardiology, ESC) aggiornate lo scorso anno. Una raccomandazione riguarda infatti l’utilizzo dell’aspirina per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale alla luce di uno studio giapponese che aveva dimostrato uno scarso beneficio anticoagulante nei pazienti a basso rischio. “Ora la nostra analisi di corte aggiunge nuovi dati dal mondo reale che supportano questa raccomandazione dell’ESC.”
La ricerca danese arriva poco dopo la pubblicazione su Stroke di una valutazione economica delle due terapie concorrenti nei pazienti con fibrillazione atriale over75 dove il warfarin ha un buon rapporto costo-beneficio se confrontato con l’aspirina. Le evidenze sembrano spostare l’ago della bilancia verso il warfarin, per piccole differenze.
Bibliografia
Olesen JB, Lip GY, Lindhardsen J, Lane DA, et al. Risks of thromboembolism and bleeding with thromboprophylaxis in patients with atrial fibrillation: A net clinical benefit analysis using a ‘real world’ nationwide cohort study. Thromb Haemost. 2011; 106: 739-49.
Jowett S, Bryan S, Mant J, et al. Cost effectiveness of warfarin versus aspirin in patients older than 75 years with atrial fibrillation. Stroke 2011;42: 1717-21. Epub 2011 Apr 21. (Original) PMID: 21512184