HomeGuide e l’efficacia del monitoraggio remoto
Il controllo remoto dei pazienti con il metodo HomeGuide permette di rilevare più dei due terzi di eventi cardiovascolari, con un dispendio di risorse minimo valutabile in meno di un’ora al mese ogni cento pazienti. I risultati dello studio italiano su Europace.
Il controllo remoto dei dispositivi impiantabili è stato proposto ormai da più di 10 anni come un nuovo strumento potenzialmente in grado di trasformare il follow-up dei pazienti ed è attualmente indicato dalle linee-guida internazionali come alternativa al controllo ambulatoriale. I benefici attesi dall’introduzione di questa tecnologia sono molteplici e vanno dalla riduzione del carico di lavoro del personale sanitario dedicato ai controlli, al rilevamento precoce di eventi clinici, comportando così una migliore gestione clinica del paziente e una gestione più razionale delle risorse.
L’introduzione di questa tecnologia presuppone la riorganizzazione dell’ambulatorio cardiologico ma ad oggi un modello ottimale non è stato ancora definito. Per questo Renato Ricci e colleghi hanno proposto un modello organizzativo dell’ambulatorio cardiologico dedicato alla gestione in remoto dei pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili e ne hanno valutato l’efficacia in termini di rilevamento di eventi clinici e di consumo di risorse.
Lo studio
Il registro HomeGuide – pubblicato su Europace – è uno studio spontaneo, prospettico, multicentrico, osservazionale che ha valutato l’efficacia di un nuovo modello organizzativo dell’ambulatorio cardiologico che utilizzi il controllo remoto per il rilevamento e la gestione degli eventi clinici in pazienti con dispositivi cardiaci impiantabili.
La gestione in remoto dei pazienti è stata effettuata attraverso il sistema BIOTRONIK Home Monitoring mentre il modello organizzativo HomeGuide deriva da una precedente esperienza Pilota (2) ed è stato inserito come modello di riferimento nel Consensus Document AIAC sulla telecardiologia nel monitoraggio dei dispositivi impiantabili (3). Il modello organizzativo HomeGuide si basa essenzialmente su una cooperazione attiva fra un infermiere/tecnico esperto ed un medico responsabile che rispondono a compiti e responsabilità prestabilite.
Lo studio è stato condotto in 75 centri italiani ed ha arruolato 1650 pazienti (27% PM, 27% ICD monocamerali, 22% ICD bicamerali, 24% CRT-D). La popolazione rispecchiava le carratteristiche principali dei pazienti portatori di dispositivi impiantabili. Nel periodo di follow-up di 20±13 mesi, sono stati rilevati e aggiudicati 2471 eventi cardiovascolari in 838 (51%) pazienti: 2033 (82%) sono stati rilevati durante la valutazione dei rapporti Home Monitoring mentre 438 (18%) sono stati rilevati durante visite ambulatoriali o in altre circostanze (ricoveri, accessi in pronto soccorso, comunicazioni telefoniche). Sessanta eventi sono stati classificati come falsi-positivi (57 eventi rilevati durante sessione HM), ottenendo così una sensibilità dell’84,3% [CI, 82,5-86,0%] del monitoraggio remoto nel rilevamento dei principali eventi cardiovascolari ed un valore predittivo positivo del 97.4% (CI, 96,5-98,2%).
Gli eventi aggiudicati sono stati classificati in base alle seguenti proprietà: evento documentabile/non documentabile dal sistema Biotronik Home Monitoring; evento sintomatico/asintomatico; evento con diagnosi iniziale corretta/scorretta; evento che ha/non ha comportato azioni correttive. In totale, il 95% degli eventi asintomatici ed il 73% degli eventi che hanno richiesto azioni correttive sono stati rilevati durante sessioni Home Monitoring. Per quest’ultimi il tempo di reazione mediano è stato di 3 giorni [IQR:1-14 giorni]. L’utilità incrementale, calcolata in accordo alle quattro proprietà associate agli eventi precedentemente definite, risulta in favore della strategia di controllo remoto: + 0.56 (CI, 0,53-0,58%, P < 0,0001).
Durante lo studio sono state effettuate 3364 sessioni di controllo remoto Home Monitoring (74% da parte dell’infermiere/tecnico), durante le quali sono stati esaminati 15984 rapporti inviati dal sistema remoto. Ogni sessione condotta dall’infermiere/tecnico ha avuto una durata di circa 5,5 (2,0-11,1) minuti per rivedere 3 (1-6) rapporti; se condotta dal medico responsabile ogni sessione ha richiesto circa 4,6 (1,8-10,5) minuti per rivedere 2 (1-4) rapporti di monitoraggio.
Complessivamente, con il modello organizzativo HomeGuide, il monitoraggio remoto ha richiesto un impegno da parte degli operatori sanitari di circa 55,5 (22,0-107,0) minuti in un mese per 100 pazienti.
Conclusioni
I dati dello studio HomeGuide evidenziano quindi che il controllo remoto quotidiano dei pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili permette il rilevamento dell’84% degli eventi cardiovascolari e un tempo di reazione mediano di 3 giorni da parte del personale sanitario preposto, con un dispendio di risorse minimo valutabile in meno di un’ora al mese ogni cento pazienti.
Gli autori sottolineano che il registro HomeGuide è il primo registro che fornisce un modello organizzativo per la gestione del controllo remoto di pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili nella pratica clinica quotidiana e ne valuta l’impatto nel rilevamento e nella gestione dei principali eventi cardiovascolari. La sensibilità nel rilevamento e il valore predittivo positivo del sistema Home Monitoring sono molto elevati,inoltre la maggior parte degli eventi rilevati durante esame dei rapporti Home Monitoring erano asintomatici ed hanno richiesto azioni correttive. L’impatto sul carico di lavoro ambulatoriale e sul consumo di risorse è stato molto basso.
Bibliografia
1. Ricci RP, Morichelli L, D’Onofrio A, Calò L, Vaccari D, Zanotto G, Curnis A, Buja G, Rovai N, Gargaro A. Effectiveness of remote monitoring of CIEDs in detection and treatment of clinical and device-related cardiovascular events in daily practice: the HomeGuide Registry. Europace, First published online: January 29, 2013
2. Ricci RP, Morichelli L, Santini M: Home monitoring remote control of pacemaker and ICD patients in clinical practice. Impact on medical management and health care resource utilization. Europace 2008;10:164-70.
3. Ricci RP, Calcagnini G, Castro A, Giada F, Igidbashan D, Landolina M, Melissano D,Perego GB, Toselli T: Documento di consenso sul monitoraggio remoto dei dispositivi impiantabili: tecnologie disponibili, indicazioni, modelli organizzativi, accettabilità, responsabilità ed aspetti economici. G Ital Cardiol 2011;12:450-67.