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I numeri europei dell’ablazione

All’ESC Congress 2011 sono stati presentati i frutti del primo Registro europeo sulla ablazione della fibrillazione atriale. Quattro pazienti su dieci sottoposti ad ablazione transcatetere non hanno delle malattie associate all’artimia e i fattori precipitanti sono rari. Nella maggior parte dei casi la malattia presenta dei sintomi che però sono variabili.

Questi sono alcuni dei numeri elaborati dall’AFib Pilot Study, disegnato e realizzato nell’ambito del EurObservational research project della Società europea di Cardiologia con l’obiettivo di valutare in tempo reale la procedura di ablazione per il trattamento della fibrillazione atriale, che in Europa colpisce più di 6 milioni di persone. Lo studio ha preso in esame i dati di 1410 pazienti di dieci paesi – Belgio, Francia, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Polonia, Grecia, Italia, Spagna, Danimarca – raccolti da ottobre 2010 a giugno 2011.

Il Registro ha permesso di tracciare un quadro epidemiologico del trattamento con ablazione della fibrillazione atriale è in Europa. In sintesi:

  • il 75% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati con ablazioni ha tra i 52 e i 66 anni. Uno su tre supera i 65 anni.
  • Due pazienti su tre presentano in media due episodi aritmici ricorrenti al mese.
  • I sintomi sono presenti nel 90% dei pazienti e sono molto variabili: palpitazioni, vertigini, respiro breve, dolore toracico o perdita di coscienza.
  • Solo nel 60% è stata identificata una causa di fondo, principalmente ipertensione arteriosa e valvulopatia; i fattori precipitanti sono rari.
  • Una terapia ancioagulante cronica per la prevenzione dell’ictus è indicata in più del 50% dei pazienti sulla base dello score del rischio di embolia.
  • Il 90% è stato sottoposto a una procedura di ablazione per i sintomi ma almeno un paziente su tre ha espresso il desiderio di condurre uno stile di vita senza farmaci e di mantenere un ritmo cardiac normale.
  • Complicanze maggiori (quali perforazione cardiaca, arresto cardiaco o ictus) sono state regitrate nell’1,2% dei casi; complicanze minori (problemi vascolari nel punto della puntura o alterazioni neurologiche transienti) nel 7%.
  • Alle dimissioni il 97% dei pazienti ha ricevuto una prescrizione di terapia anticoagulante e il 67% di  terapia per il controllo del ritmo.
  • Al registro è pervenuto un solo caso di morte per complicanze cardiovascolare. Non correlato alla procedura di ablazione transcatetere.

L’AFib Ablation Pilot Study Studio fornisce una valutazione attendibile del profilo di rischio cardiovascolare dei pazienti con FA che sono stati sottoposti a una prima ablazione catetere, la valutazione dei trattamenti che ricevono e come questi fattori influenzano l’outcome in un ambiente reale.

“Questo studio ci conferma che i nostri pazienti vorrebbero avere uno stile di vita senza farmaci. Se vogliamo migliorare la qualità della loro vita dobbiamo trovare una tecnica efficace che li liberi dagli antiritmici e dai loro effetti indesiderati”, ha commentato Joef Brugada, dell’Ospedale universitario di Barcellona, primo nome dello studio, al congresso europeo. “La fibrillazione atriale è un forte impatto sulla nostra pratica quotidiana. Ricerche come questa del registro ablazione AFib offrono una visione completa dei fattori che influenzano il successo terapeutico, inoltre migliorano la nostra conoscenza sull’impatto dell’ablazione transcatetere nella gestione dei pazienti con questo disturbo del ritmo cardiaco.”

Si stima che la prevalenza della fibrillazione atriale raddoppi nei prossimi 50 anni con l’aumentare dell’età della popolazione. La fibrillazione atriale è estremamente diffuse tanto da rappresentare un’epidemia in campo cardiovascolare. La gestione di questa “epidemia” è complessa considerati gli effetti avversi associati a questo disturbo del ritmo: mortalità, ictus e altri eventi tromboembolici, infarto e ospedalizzazioni, peggioramento della qualità della vita, riduzione della capacità fisica e cognitiva.

2 settembre 2011

Bibliografia
The first European registry to evaluate the real-life epidemiology of atrial fibrillation ablation. ESC Congress 2011, Parigi 

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