Il rivaroxaban in alternativa al warfarin nell’ablazione per FA
Nei pazienti che devono essere sottoposti all’isolamento delle vene polmonari mediante ablazione transcatetere a radiofrequenza per fibrillazione atriale (FA), il rivaroxaban può essere usato in sicurezza in alternativa alla somministrazione continua di warfarin durante l’anticoagulazione periprocedurale. Uno studio prospettico multicentrico pubblicato sul Journal of American College of Cardiology dimostra infatti che non c’è un rischio aumentato di complicanze tromboemboliche o emorragiche con l’uso del rivaroxaban rispetto alla terapia ininterrotta con warfarin.
Coordinato da Dhanujaya R. Lakkireddy dell’University of Kansas Hospital, lo studio ha confrontato in un follow up di 30 giorni il rivaroxaban ininterrotto versus warfarin ininterrotto come terapie anticoagulanti periprocedurali in 642 pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere a radiofrequenza per FA (età media 63 + 10 anni) in 8 diversi centri aritmologici del Nord America. Metà sono stati trattati con rivaroxaban ininterrotto e metà con warfarin ininterrotto.
Il punteggio HAS BLED era leggermente superiore nel gruppo con warfarin rispetto al gruppo con rivaroxaban (1.70 ±1.0 vs 1.47 ±0.9; p = 0.032). I punteggi CHADS2 e CHADS2-VASc (rispettivamente di 1,17 + 0,9 e 2,19 + 1,6, nell’intera popolazione considerata) erano simili nei gruppi di trattamento. Complessivamente, si sono verificati 47 casi di complicazioni emorragiche (7,3%) e 2 casi di complicazioni emboliche (0,3%), che in entrambi i casi erano attacchi ischemici transitori. Nel follow-up a 30 giorni non sono state riscontrate delle differenze significative tra il gruppo trattato con rivaroxaban e e quello trattato con warfarin per quanto riguarda il tasso di sanguinamenti maggiori (rispettivamente 5/1.6% vs 7/1.9%; p = 0.772), di sanguinamenti minori (rispettivamente 16/5.0% vs 19/5.9%; p = 0.602) o di complicanze emboliche (rispettivamente 1/0.3% vs 1; 0.3%; p =1.0). In entrambi i gruppi non sono stati registrati casi di ictus né di decessi.
Alla luce di queste nuove evidenze il trattamento con rivaroxaban ininterrotto sembra essere ugualmente sicuro ed efficace al warfarin ininterrotto nel prevenire eventi tromboembolici ed emorragici nei pazienti sottoposti a FA. Il trial randomizzato VENTURE-AF aggiungerà nuove prove sul ruolo e la sicurezza della terapia con questo inibitore orale diretto del fattore Xa nei pazienti con FA eleggibili alla procedura di ablazione.
Bibliografia
Lakkireddy, D. et al. Feasibility and safety of uninterrupted rivaroxaban for periprocedural anticoagulation in patients undergoing radiofrequency ablation for atrial fibrillation: results from a multicenter prospective registry. J. Am. Coll. Cardiol. doi:10.1016/j.jacc.2013.11.039