Novità dal Congresso ESC 2022: le nuove linee guida sulle aritmie ventricolari e prevenzione della morte cardiaca improvvisa

Durante il recente Congresso ESC 2022 che si è tenuto a Barcellona lo scorso 26-29 agosto, sono state presentate e simultaneamente pubblicate online sull’European Heart Journal le nuove linee guida ESC sulla gestione dei pazienti con aritmie ventricolari e sulla prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Il documento, che aggiorna le linee guida del 2015, recepisce le evidenze scientifiche acquisite negli ultimi 7 anni e include nuovi approfondimenti sull’epidemiologia della morte cardiaca improvvisa, nuove evidenze sulla genetica, sull’imaging, sulla stratificazione del rischio dei pazienti con aritmie ventricolari e a rischio di morte improvvisa, oltre a tutte le novità sulla valutazione diagnostica e sulle strategie terapeutiche.
Il documento contiene 136 raccomandazioni completamente nuove, insieme a 20 che sono state modificate. In tutto, ci sono 50 tabelle di raccomandazioni e 37 figure, molte delle quali forniscono algoritmi per facilitare la valutazione e la gestione di varie condizioni.
Tra le raccomandazioni nuove o modificate vi è il downgrade della classe di raccomandazione dalla I alla IIa (che significa “dovrebbe essere considerato”) dell’impianto dell’ICD in prevenzione primaria nel paziente con cardiomiopatia dilatativa non ischemica, sintomatica (classe NYHA II/III), frazione di eiezione ≤35% nonostante almeno 3 mesi di terapia medica ottimizzata, e sopravvivenza attesa con buona funzionalità di oltre un anno. Il downgrade è stato supportato dai risultati dello studio DANISH, che non ha mostrato alcun beneficio dell’ICD in termini di riduzione della mortalità totale, pur riducendo il rischio di morte cardiaca improvvisa. Un’analisi successiva di questo studio ha comunque suggerito maggiori benefici dell’impianto dell’ICD nei pazienti di età ≤70 anni.
Le linee guida contengono inoltre una nuova raccomandazione che introduce la genetica nel processo decisionale sull’impianto dell’ICD nel pazienti con cardiomiopatia dilatativa o cardiomiopatia ipocinetica non dilatativa. Una raccomandazione di classe IIa afferma che un ICD dovrebbe essere preso in considerazione nei pazienti con una FE<50% e almeno due fattori di rischio da un elenco che include mutazioni patogene nei geni LMNA, PLN, FLNC e RBM20. Le linee guida, che per la prima volta contengono una sezione dedicata ai test genetici, sottolineano che questi test dovrebbero essere eseguiti solo da team multidisciplinari che includano professionisti in grado di consigliare le implicazioni e l’incertezza dei risultati dei test genetici e cardiologi esperti in grado di indirizzare i test al fenotipo corretto.
Un altro aspetto importante affrontato della guida aggiornate è il potenziamento della risposta del pubblico agli arresti cardiaci extraospedalieri. Le linee guida contengono tre nuove raccomandazioni di classe I che raccomandano un maggiore accesso ai defibrillatori automatici esterni (DAE) dove è più probabile che si verifichino gli arresti cardiaci (ad es. centri commerciali, stadi, trasporti pubblici e casinò) e promuovono la formazione della comunità sul BLS, al fine di aumentare il tasso di utilizzo della rianimazione cardiopolmonare e dei DAE da parte di astanti.
Le nuove linee guida contengono inoltre una raccomandazione di classe I sull’esecuzione dell’autopsia completa da eseguire in tutti i casi di morte improvvisa inaspettata, in particolare tra le vittime di età inferiore ai 50 anni. L’obiettivo è quello di raccogliere maggiori informazioni sulle cause della morte improvvisa al fine di ridurre il numero di futuri casi di morte improvvisa. Attualmente il tasso di esecuzione dell’autopsia nelle vittime di morte improvvisa varia ampiamente da paese a paese.
La nuove linee guida includono inoltre raccomandazioni nuove o aggiornate sull’uso dell’ablazione transcatetere in diversi scenari clinici. Ad esempio, contengono una nuova raccomandazione di classe I che favorisce l’ablazione transcatetere rispetto all’escalation della terapia farmacologica antiaritmica nei pazienti con coronaropatia e tachicardia ventricolare monomorfa sostenuta ricorrente sintomatica e nei pazienti con shock dell’ICD per tachicardia ventricolare monomorfa sostenuta nonostante la terapia cronica con amiodarone. L’ablazione viene inoltre raccomandata anche come trattamento di prima linea per la tachicardia ventricolare idiopatica/extrasistolia dal tratto di efflusso del ventricolo destro sintomatica.
Clicca qui per scaricare il testo completo delle linee guida.
Bibliografia
Zeppenfeld K, Tfelt-Hansen J, de Riva M, Winkel BG, Behr ER, Blom NA, Charron P, Corrado D, Dagres N, de Chillou C, Eckardt L, Friede T, Haugaa KH, Hocini M, Lambiase PD, Marijon E, Merino JL, Peichl P, Priori SG, Reichlin T, Schulz-Menger J, Sticherling C, Tzeis S, Verstrael A, Volterrani M; ESC Scientific Document Group. 2022 ESC Guidelines for the management of patients with ventricular arrhythmias and the prevention of sudden cardiac death. Eur Heart J. 2022 Aug 26:ehac262. doi: 10.1093/eurheartj/ehac262. Epub ahead of print.