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Sport e cardiologia: il caso Boban

Caso Boban

Il Prof. Francesco Furlanello, premiato in occasione del XIV Congresso dell’AIAC “per l’importante ruolo svolto come guida e riferimento culturale di tutti gli Aritmologi Italiani”, viene spesso interpellato dal quotidiano “L’Adige” per scrivere degli articoli di commento – in qualità di esperto internazionale di cardioaritmologia sportiva – a vari eventi di cronaca, dai casi di doping alle tragiche morti improvvise che si verificano talvolta nel mondo dello sport. Nei prossimi mesi questi articoli verranno riproposti sul sito web dell’AIAC. Il terzo articolo che vi proponiamo riguarda il caso del calciatore croato Bruno Boban, morto a 25 anni per un evento elettrico cardiaco raro e imprevedibile. 

Le cause della morte in campo di Boban

A sole tre settimane di distanza dall’arresto cardiaco notturno del nostro calciatore Davide Astori che ha devastato il mondo dello sport, un calciatore croato ha presentato una morte improvvisa sul campo, Bruno Boban, 25 anni, 3° Divisione, in un evento che ha destato grande risonanza in quanto ampiamente visibilizzato dai mezzi audiovisivi planetari.
Poiché si è ampiamente parlato di una morte improvvisa dovuta a una <>, evento che nel caso particolare non è realmente avvenuto rivedendo le immagini disponibili, è opportuna una chiarificazione informativa su questo tipo di morte improvvisa nello sport. L’arresto cardiaco dovuto aun trauma non penetrante del torace, zona precordiale, è ben conosciuto e chiamato <>. Esso si verifica quando l’urto, che avviene soprattutto nell’hockey e baseball dovuto all’impatto toracico di dischetti o palline, più raramente di palloni, avviene in uno sfortunato momento particolare critico dell’attività elettrica del cuore detta <>. Questo urto può provocare anche in un cuore sano un’immediata aritmia rapida e più raramente lenta, mortale se non immediatamente trattata con rianimazione cardiorespiratoria. Nel mondo del calcio e dell’atleta adulto con torace non sottile come quello del bambino, l’evento è rarissimo sia esso dovuto ad una pallonata o ad un urto con un contendente. Nei bambini, soprattutto Usa, che giocano a baseball nei quali la commotio cordis non è infrequente, viene raccomandata una vestizione protettiva toracica. In tutti gli sport il trattamento si basa sul massaggio cardiaco e la rianimazione cardiorespiratoria con l’utilizzazione più precoce possibile di un defibrillatore esterno automatico (Dae) che la Legge italiana già prescrive negli ambienti sportivi agonistici strutturati. La visione televisiva del calciatore Boban orienta peraltro verso un <> arresto cardiaco sul campo (tipo Morosini) dovuto a una patologia cardiaca potenzialmente aritmogena latente destabilizzata dallo sforzo atletico in un cuore precedentemente non normale.
Si tratta, quindi, di tragici eventi elettrici cardiaci rari ma imprevedibili che si verificano rispettivamente in cuore sano colpito e destabilizzato da un evento traumatico quale commotio cordis o di un arresto cardiaco in un cuore precedentemente predisposto in patologia latente non riconosciuta anche se in soggetto apparentemente in pieno vigore fisico. In entrambi i tipi di arresto cardiaco comunque la presenza in campo di un team in grado di intervenire con manovre rianimatorie immediate e di un defibrillatore esterno automatico (Dae) disponibile in pochissimi minuti rappresenta una prevenzione fondamentale.
Per l’arresto cardiaco traumatico serve una cultura capillare degli atleti per evitare qualsiasi trauma toracico precordiale con particolare riguardo ai contendenti.

 

Francesco Furlanello
Esperto internazionale di Cardioaritmologia Sportiva

 

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