Tre eccezioni della tachicardia: raro il meccanismo di innesco, rara la modulazione e il circuito di rientro
A cura di Giuseppe Bagliani, Aritmologia Ospedale di Foligno (Perugia).
Questo tracciato mostra un raro tipo di rientro nodale in quanto è:
- raro il meccanismo di rientro (fast-superslow)
- rara la modulazione di innesco (extrasistolia ventricolare parasistolica)
- raro il meccanismo di induzione (un battito sinusale non anticipato).
Si tratta di una tachicardia apparentemente innescata da un battito di morfologia a tipo ritardo di attivazione destra e deviazione assiale inferiore.
L’aritmia sembra mimare una tachicardia “tipo Coumel”, ma questa diagnosi è resa molto inverosimile dal fatto che l’extrasistole ventricolare in corso di tachicardia (*) non antipica la successiva attivazione atriale.
Nel dettaglio
L’innesco dell’aritmia è condizionato dalla presenza di una extrasistolia ventricolare parasistolica (V’) che, in via retrograda penetra in modo occulto il nodo atrioventricolare (l’intervallo P-P sinusale è costante), cosicchè il successivo battito sinusale trova la via rapida anterograda bloccata e viene pertanto condotto in via anterograda sulla via lenta (P-V=300 msec). Segue una retroconduzione agli atri attraverso una via nodale “superlenta” (V-P’=500 msec). Il circuito di rientro si completa e mantiene con la successiva conduzione anterograda attraverso la via rapida del nodo (P’-V=140) che nel frattempo ha ripreso le sue capacità conduttive. Dunque tre intervalli di conduzione tra atri e ventricoli (140-300-500) ad esprimere la presenza di tre vie di conduzione nodale atrioventricolare.
La sequenza
- battito ventricolare parasistolico con penetrazione nascosta nella via nodale rapida (freccia rossa contro via rapida in blu)
- successivo battito sinusale condotto da una via lenta (freccia verde) con rientro attraverso via nodale retrograda “superlenta” (freccia rossa)
- successivi battiti di tachicardia con circuito fast-superslow (freccia blu e freccia rossa).
Si ripete tipicamente anche negli episodi non sostenuti di tachicardia riconfermando la presenza di tre ben distinte famiglie di intervalli di conduzione tra atrio e ventricolo. L’aritmia è stata trattata con successo semplicemente con l’ablazione nella sede dove in ritmo sinusale veniva localizzato potenziale di via nodale lenta.