Esecuzione del test di defibrillazione durante le procedure di impianto di T-ICD e S-ICD nella pratica clinica italiana

Il test di defibrillazione (DT) è stato tradizionalmente parte della procedura di impianto del defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), al fine di confermare un’adeguata defibrillazione. Tuttavia, studi storici1-3 hanno dimostrato la non inferiorità dell’omissione del test per quanto riguarda la morte e l’efficacia dello shock negli ICD transvenosi (T-ICD). Secondo le attuali linee guida, il DT può essere quindi omesso nei pazienti sottoposti a impianto di T-ICD, ma è comunque raccomandato per i pazienti con alto rischio di soglia di defibrillazione elevata e in caso di sostituzione del generatore ICD.4
I risultati dei suddetti studi sull’omissione del DT con T-ICD non possono essere estesi all’S-ICD a causa delle differenze sostanziali tra i due sistemi, ovvero posizionamento del dispositivo, energia erogata, rilevamento del segnale cardiaco e algoritmi di discriminazione. Pertanto, il DT è ancora raccomandato per l’impianto di S-ICD.4 Tuttavia, alcuni studi hanno rilevato che l’aderenza alla raccomandazione del DT è in declino nella pratica clinica.
Scopo dello studio qui commentato5 è stato quindi quello di analizzare l’attuale pratica di esecuzione del test durante le procedure di impianto di T-ICD e S-ICD in Italia per valutarne l’adozione e le modalità di esecuzione. All’indagine hanno partecipato in totale 72 centri ai quali, nel mese di marzo 2021, è stato chiesto di rispondere a un questionario ad hoc sulla attuale pratica di esecuzione del DT.
Quarantotto operatori (il 67%) hanno riferito di non aver mai eseguito il test di defibrillazione durante gli impianti de-novo di T-ICD. Nessun operatore ha riferito di eseguirlo sistematicamente. I restanti intervistati hanno dichiarato di eseguirlo per pazienti con soglia di defibrillazione elevata. Il test non viene mai eseguito alla sostituzione del generatore T-ICD. Per quanto riguarda invece gli S-ICD, al momento dell’impianto de-novo, il test non viene mai eseguito dal 13% degli operatori, ed eseguito sistematicamente dal 66%. I restanti operatori omettono frequentemente di eseguire il test nei pazienti con disfunzione sistolica più grave. Il 92% degli operatori non esegue il DT durante la sostituzione di un generatore S-ICD.
In conclusione, quindi, i risultati della survey permettono di confermare che, nella pratica clinica attuale, la maggior parte degli operatori omette il test di defibrillazione al momento dell’impianto di T-ICD, anche quando è ancora raccomandato nelle linee guida. Anche durante l’impianto di S-ICD il test viene omesso in una percentuale di casi e permane un’ampia variabilità nelle procedure seguite durante il test e nei criteri applicati per definire il successo procedurale.
Fonte
- Healey JS, Hohnloser SH, Glikson M, et al. Shockless IMPLant Evaluation [SIMPLE] investigators. Cardioverter defibrillator implantation without induction of ventricular fibrillation: a single-blind, non-inferiority, randomised controlled trial (SIMPLE). Lancet 2015; 385: 785-91
- Bänsch D, Bonnemeier H, Brandt J, et al. Intra-operative defibrillation testing and clinical shock efficacy in patients with implantable cardioverter-defibrillators: the NORDIC ICD randomized clinical trial. Eur Heart J 2015; 36(37): 2500-7.
- Brignole M, Occhetta E, Bongiorni MG, et al. Clinical evaluation of defibrillation testing in an unselected population of 2,120 consecutive patients undergoing first implantable cardioverter-defibrillator implant. J Am Coll Cardiol 2012; 60: 981-7.
- Wilkoff BL, Fauchier L, Stiles MK, et al. HRS/EHRA/APHRS/SOLAECE expert consensus statement on optimal implantable cardioverter-defibrillator programming and testing. Europace 2016; 18(2): 159-183.
- Migliore F, Viani S, Ziacchi M, et al. “S-ICD Rhythm Detect” Investigators. The “Defibrillation Testing, Why Not?” survey. Testing of subcutaneous and transvenous defibrillators in the Italian clinical practice. Int J Cardiol Heart Vasc 2022; 38: 100952.