S-ICD: dati positivi da un follow up a 6 anni

Uno gruppi di ricercatori olandese, che aveva precedentemente presentato i dati relativi a 118 pazienti sottoposti a impianto di S-ICD tra dicembre 2008 e aprile 2011 (1), ha ora pubblicato un aggiornamento di quei dati con un follow up a sei anni, il più lungo disponibile a oggi per uno studio sul defibrillatore sottocutaneo (2). I risultati hanno evidenziato un tasso di complicanze molto basso, pari al 3% per quanto riguarda le complicanze acute (0 – 30 giorni), al 12% per quelle a lungo termine (>30 giorni) e al 2% per quelle annuali.
Un solo paziente tra quelli considerati (0,8%) ha richiesto l’impianto di un TV-ICD per la stimolazione antibradicardica, mentre non si sono verificati guasti dell’elettrocatetere o infezioni sistemiche. Il tasso annuale di shock appropriati è risultato pari al 4%, un dato in linea con i TV-ICD (3), nonostante l’assenza di pacing antitachicardico (ATP). Quello di shock inappropriati è invece risultati pari al 5%, ma va considerato che lo studio in questione ha analizzato la performance di sistemi S-ICD di prima generazione, i quali non integravano l’algoritmo SMART Pass. In media, la longevità della batteria è risultata di 5,7 anni (IQR 5,3 – 6,0).
Vedi anche: Update dal registro EFFORTLESS: dati positivi a lungo termine
Bibliografia
1. Olde Nordkamp LR, Dabiri Abkenari L, Boersma LV, et al. The entirely subcutaneous implantable cardioverter-defibrillator: initial clinical experience in a large Dutch cohort. Journal of the American College of Cardiology 2012; 60: 1933 – 9.
2. Quast ABE, Yap SC, Van Dijk VF, et al. 651Six year follow-up of the initial dutch subcutaneous implantable cardioverterdefibrillator cohort: Long term complications and battery longevity. EP Europace 2017; 19: iii128 – iii9.
3. Moss AJ, Schuger C, Beck CA, et al. Reduction in inappropriate therapy and mortality through ICD programming. The New England Journal of Medicine 2012; 367: 2275 – 83.