S-ICD nei bambini e negli adolescenti: i risultati del “Monaldi Care”

Il defibrillatore sottocutaneo (S-ICD) può essere utilizzato in alcuni bambini di età superiore agli 8 anni e negli adulti, con un tasso simile di effetti indesiderati e una prima evidenza di apparente efficacia. Questi i risultati di uno studio basato sul registro S-ICD “Monaldi Care” dell’Ospedale Monaldi, pubblicati di recente sulla rivista Journal of Interventional Cardiac Electrophysiology.
Sebbene numerosi studi abbiano già dimostrato la sicurezza e l’efficacia della terapia con S-ICD nella popolazione adulta, l’utilizzo nei bambini e negli adolescenti implica alcune specifiche considerazioni dal momento che le evidenze relative all’impiego di questa tecnologia nei più giovani sono ancora molto limitate.
Lo studio osservazionale retrospettivo del registro S-ICD “Monaldi Care” (successivamente incorporato nel registro S-ICD Rhythm Detect) – che comprende tutti i pazienti impiantati nell’Ospedale Monaldi di Napoli – esamina proprio l’esperienza clinica preliminare con l’S-ICD nei bambini e negli adolescenti.
Dalla coorte di 297 pazienti, sono stati considerati 21 bambini e adolescenti consecutivi (età media 13,9 anni, range 8-18 anni, peso corporeo medio 59,3 kg, range 38-100 kg) sottoposti a impianto S-ICD da aprile 2014 a giugno 2020. Il follow-up medio è stato di 41,9 ± 21,9 mesi.
Risultati
Le conclusioni a cui giungono gli autori suggeriscono l’utilizzo del dispositivo S-ICD nei bambini sopra gli 8 anni dal momento che, parimenti agli adulti, hanno dimostrato una rate di efficacia comparabile e tassi di complicanze simili.
L’S-ICD tuttavia promette di offrire maggiori vantaggi e minori rischi rispetto al sistema transvenoso ICD classico dal momento che, in questo specifico set di pazienti, l’impianto di defibrillatori convenzionali può risultare problematico a causa di anatomie complesse o per l’assenza di accessi vascolari adeguati e, nel follow-up, potrebbe comportare elevati tassi di malfunzionamenti degli elettrocateteri endocavitari e problematiche connesse alla crescita stessa dei bambini.
Saranno ovviamente necessari ampi studi comparativi prospettici per valutare appieno il potenziale dell’S-ICD in questa popolazione ad alto rischio.
Bibliografia
Sarubbi B, Colonna, D, Correra A. et al. Subcutaneous implantable cardioverter defibrillator in children and adolescents: results from the S-ICD “Monaldi care” registry. J Interv Card Electrophysiol 2021. https://doi.org/10.1007/s10840-021-00966-4