Uno studio degli esiti clinici a lungo termine dell’S-ICD

Uno studio retrospettivo condotto da Brouwer et al ha analizzato 1.160 pazienti sottoposti a impianto a S-ICD o TV-ICD tra il 2005 e il 2014 in due ospedali ad alti volumi nei Paesi Bassi. L’accoppiamento per propensione con 16 caratteristiche basali ha prodotto 140 coppie. La durata mediana del follow-up è stata di 5 anni per la coorte di riceventi TV-ICD e di 3 anni per la coorte di riceventi S-ICD.
Nel gruppo di pazienti S-ICD è stato osservato un tasso di complicanze del 13,7%, rispetto al 18% del gruppo di pazienti TV-ICD. I tassi complessivi di complicanze non erano significativamente diversi tra i gruppi, ma differiva la natura delle complicanze. Quelle associate all’elettrocatetere erano significativamente inferiori nel gruppo di pazienti S-ICD rispetto al gruppo di pazienti TV-ICD ( 0,8% rispetto all’11,5%) e la sopravvivenza dell’elettrocatetere era anch’essa significativamente più elevata nel gruppo di pazienti S-ICD rispetto al gruppo di pazienti TV-ICD (99,2% rispetto all’85,9%). L’incidenza di shock inappropriati era simile tra i due gruppi, così come quella di shock appropriati.
I pazienti con S-ICD mostravano un maggior numero di complicanze non associate all’elettrocatetere rispetto ai pazienti con TV-ICD (9,9% rispetto a 2,2%). Queste sono probabilmente dovute alla curva di apprendimento associata all’esperienza iniziale con S-ICD e sono destinate a diminuire grazie ai progressi recenti nella tecnologia degli S-ICD e al miglioramento delle pratiche.
Bibliografia
Brouwer TF, Yilmaz D, Lindeboom R, et al. Long-Term Clinical Outcomes of Subcutaneous Versus Transvenous Implantable Defibrillator Therapy. Journal of the American College of Cardiology 2016; 68(19): 2047 – 2055