S-ICD a PLACE 2019, tra sessioni dedicate e dimostrazioni pratiche

Si è tenuta il 22 e 23 novembre al Centro Congressi di Confindustria di Roma l’ottava edizione del Congresso PLACE, evento che riunisce i maggiori esperti in ambito aritmologico e cardiologico. Anche quest’anno il defibrillatore sottocutaneo è stato uno degli argomenti più discussi, con sessioni e simposi che hanno approfondito diversi aspetti di questa tecnologia.
In particolare, nella prima giornata congressuale si è tenuto il luncheon panel “Current and future perspective for sudden death prevention”, a cui hanno preso parte oltre cinquanta partecipanti, durante il quale sono stati descritti alcuni aggiornamenti sul trattamento della morte cardiaca improvvisa. Quattro gli esperti intervenuti: Carlo Budano (Cardiologia 2 dell’Ospedale Universitario Molinette San Giovanni Battista di Torino) ha fatto un breve panoramica sugli studi presenti in letteratura e sulle attuali indicazioni per l’utilizzo e la scelta della terapia S-ICD; Yahya S. Al Hebaishi (Prince Sultan Military Medical City di Riyadh, Arabia Saudita) ha illustrato l’adozione della terapia di defibrillazione nel mondo e approfondito i contenuti dei un registro attivo nei paesi del Golfo Persico; Francesco Brasca (Centro di Aritmologia Cardiaca/Elettrofisiologia del Presidio Ospedaliero di Rho) ha presentato un lavoro italiano che ha messo in evidenza la scarsa attinenza alle linee guida per la scelta di un defibrillatore impiantabile nel nostro Paese; Stefano Viani (UO Cardiologia 2 – Azienza Ospedaliero Universitaria Pisana) ha illustrato come il miglioramento tecnologico ha impattato sulla riduzione delle complicanze a breve e lungo termine sui pazienti impiantati con S-ICD, con particolare focus sulla forte diminuzione degli shock inappropriati.
Inoltre, come è possibile vedere nel video riportato di seguito, presso lo stand Boston Scientific dedicato era disponibile un simulatore per training sul blocco del serrato, composto dal torso con riproduzione dei piani anatomici, un ecografo e un ago specifico per provare la tecnica del Serratus Plane Block. Una tecnica di anestesia loco regionale, questa, che come sottolinea Antonio Scalone della Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale “G.Brotzu” di Cagliari “permette di superare alcuni limiti della tecnica anestesiologica attuale”. Infatti, con una tecnica molto semplice ed eco-guidata è possibile somministrare un farmaco a lunga durata di azione che dà dei vantaggi durante la procedura ma anche nel decorso post-operatorio.
Vedi anche:
In cosa consiste la tecnica del Serratus Plane Block?
Tecnica a due incisioni con Serratus Plane Block