Potenziali effetti del coronavirus sul sistema cardiovascolare

I dati raccolti nel corso dell’attuale pandemia indicano che la malattia COVID-19 può indurre nuove malattie cardiache e/o esacerbare problematiche cardiovascolari sottostanti.
I dati raccolti nel corso dell’attuale pandemia indicano che la malattia COVID-19 può indurre nuove malattie cardiache e/o esacerbare problematiche cardiovascolari sottostanti.
Uno studio pubblicato su Heart Rhythm ha indagato, tramite risonanza magnetica cardiaca, la prevalenza di un substrato miocardico patologico in una coorte di giovani atleti con aritmie ventricolari frequenti e complesse.
Una meta-analisi pubblicata sulla rivista Europace ha analizzato gli outcome a lungo termine associati alle diverse strategie ablative disponibili.
Intervista a Michela Casella, Centro Cardiologico Monzino (Milano), co-chairman - insieme a Pasquale Vergara - dell'area AIAC per l'ablazione delle aritmie ventricolari.
Sono state diffuse recentemente le raccomandazioni dell’AHA, dell’ACC e della HRS relative ai pazienti affetti da aritmie ventricolari e a rischio di morte cardiaca improvvisa.
Il sondaggio “S-ICD: dalle indicazioni alla pratica clinica” vuole indagare il ruolo del defibrillatore sottocutaneo nell'attività dei centri aritmologici italiani.
Il Giornale Italiano di Cardiologia pubblica la versione in italiano delle ultime linee guida della Società Europea di Cardiologia relative alle aritmie ventricolari e alla prevenzione della morte improvvisa che erano state presentate all'ESC 2015. Un editoriale di accompagnamento offre un valido aiuto nella lettura del documento, sottolineandone i punti innovativi e le principali modifiche rispetto alla stesura precedente. Il documento è organizzato in 14 sezioni con oltre 800 voci bibliografiche. Schemi e figure che ne facilitano e semplificano la consultazione.
Al Congresso della Società europea di Cardiologia sono state presentate le nuove linee guida sulle aritmie ventricolari e sulla prevenzione della morte cardiaca improvvisa. L’ultima edizione era del 2006. Da allora sono stati dei diversi progressi in quest ambito dell'Artimologia anche grazie alle innovazioni tecnologiche - quali i nuovi defibrillatori impiantabili o indossabili - che sono state opportunamente recepite dal nuovo documento. Una parte delle raccomandazioni riguarda specificamente la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti con cardiopatia ischemica, in quelli con disfunzione ventricolare sinistra, con o senza insufficienza cardiaca, nei soggetti con cardiomiopatie o con cuori normali nella struttura. Tra le novità che contraddistinguono la nuova edizione: i criteri per la diagnosi del QT lungo, del QT corto e della sindrome di Brugada, la valutazione del complesso ventricolare rapido (QRS) nel blocco di branca sinistro, l’importanza dell’autopsia nei soggetti giovani con morte improvvisa inspiegabile, due nuove raccomandazioni sui farmaci per il trattamento delle aritmie ventricolari. Ne parliamo con Silvia Priori, Dipartimento di Cardiologia e Medicina Molecolare IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri, Università di Pavia, primo firma della pubblicazione.
La diagnosi e la terapia della cardiomiopatia aritmogena rimangono una importante sfida della moderna Cardiologia: come sottolineano Alessandro Zorzi e colleghi dell'Università di Padova sul Giornale Italiano di Cardiologia, è necessario fare ancora molti progressi per capire la genetica, la patobiologia e la storia naturale della malattia. Sono necessari studi prospettici a lungo termine su ampie popolazioni di pazienti che dimostrino l’efficacia della terapia.
Durante la sessione annuale dell’HRS 2023 è stato presentato un documento di consenso che definisce i criteri pratici e gli strumenti per l’organizzazione ottimale del follow-up in remoto dei pazienti con dispositivo cardiaco elettronico impiantabile.
Negli ultimi anni è stata implementata la possibilità di dimissione dall’ospedale nella stessa giornata dell’ablazione di FA, per ridurre l’impatto sulle risorse ospedaliere: Deyell et al. hanno pubblicato l’esperienza di 427 pazienti sottoposti ad ablazione di FA tra il 2018 e il 2019 e dimessi in giornata in uno studio multicentrico di coorte pubblicato su Europace.
Venerdì 19 maggio 2023 è stato presentato alla sessione annuale dell’HRS un documento di consenso che…