L’impianto di S-ICD nei soggetti ad alto e basso BMI

Nel capitolo 12 del manuale di Best Practice per l’impianto di S-ICD le informazioni sulla procedura per i pazienti a BMI elevato o basso.
Nel capitolo 12 del manuale di Best Practice per l’impianto di S-ICD le informazioni sulla procedura per i pazienti a BMI elevato o basso.
Nel capitolo 11 del manuale di Best Practice per l’impianto di S-ICD è possibile consultare il protocollo per la procedura di sostituzione dell'S-ICD.
Nei capitoli 3 e 4 del manuale di Best Practice per l’impianto di S-ICD è possibile consultare due checklist di preparazione alla procedura.
Le pratiche più comuni e gli iter procedurali più idonei, frutto delle conoscenze apprese dai chirurghi che eseguono gli impianti e delle esperienze raccolte da Boston Scientific.
Ogni anno in Italia decine di migliaia di pazienti vengono colpiti da malattie cardiovascolari che richiedono l’impianto di un pacemaker o di un defibrillatore automatico impiantabile (ICD): quali sono i rischi e quali le complicanze dell'impianto di questi dispositivi. Le risposte a tutte le domande.
In occasione del 19° Congresso Nazionale AIAC abbiamo intervistato Gabriele Dell’Era (Responsabile SS Unità di elettrofisiologia, AOU Maggiore della Carità, Novara) sull’uso della stimolazione del sistema di conduzione nella pratica clinica dei centri italiani, fra impatto e prospettive future.
Sono stati pubblicati sull’American Heart Journal i risultati di uno studio prospettico, osservazionale, monocentrico, italiano che ha avuto lo scopo di valutare l'incidenza e i predittori di ripristino spontaneo del ritmo sinusale in una popolazione di pazienti con fibrillazione atriale permanente sottoposti ad ablate and pace con stimolazione del sistema di conduzione (CSP).