RIAT, per restituire i dati nascosti
Nell'editoria scientifica potrebbe presto affermarsi una nuova “politica” per portare alla luce studi clinici mai pubblicati o che sono stati pubblicati ma in modo incompleto e distorto, nascondendo le discrepanze rispetto a quanto è stato realmente rilevato nello studio. Questa iniziativa battezzata RIAT (Restoring Invisible and Abandoned Trials) è stata proposta sul British Medical Journal da Peter Doshi, Kay Dickersin, David Healy, Swaroop Vedula e Tom Jefferson e nasce dall’esigenza di verificare nella loro completezza le evidenze sull’efficacia e la sicurezza delle terapie o dei dispositivi medici che sono entrati a far parte della pratica clinica.