HeartLogic per la diagnosi differenziale al tempo della COVID-19

L’indice HeartLogic può essere utilizzato per individuare tempestivamente un contagio da COVID-19? Un caso clinico pubblicato su Case Reports in Cardiology sembra suggerire di sì.
L’indice HeartLogic può essere utilizzato per individuare tempestivamente un contagio da COVID-19? Un caso clinico pubblicato su Case Reports in Cardiology sembra suggerire di sì.
I risultati di uno studio statunitense sul campione di pazienti inclusi nel trial MultiSENSE, pubblicati sul Journal of Cardiac Failure.
Uno studio multicentrico italiano ha valutato l’efficacia, in un contesto di real-life, di una strategia di monitoraggio dello scompenso cardiaco basata sull’analisi degli alert forniti dall’indice multisensore.
L'emergenza COVID-19 ha messo in evidenza l'utilità dei sistemi per il monitoraggio remoto e la diagnostica per lo scompenso cardiaco.
A cura di Leonardo Belfioretti, Laura Cipolletta e Federico Guerra – Clinica di Cardiologia ed Aritmologia, Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Università Politecnica delle Marche. Un uomo di 41 anni con dislipidemia e cardiomiopatia ipocinetico-dilatativa familiare da mutazione del gene della LMNA in eterozigosi veniva sottoposto, nel novembre del 2017, ad impianto di Resonate X4 CRT-D in prevenzione primaria, con attivazione dell’algoritmo HeartLogic a…
Uno studio sull'HeartLogic ha valutato la possibilità di fare diagnosi differenziale per lo scompenso diastolico e per una ridotta frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) grazie ai toni cardiaci rilevati dall'ICD.
Uno studio retrospettivo sull'algoritmo HeartLogic ha valutato la sua capacità di prevedere non solo gli eventi avversi gravi relativi allo scompenso cardiaco ma anche i primi sintomi di deterioramento.
Leonardo Calò commenta i risultati di uno studio realizzato da alcuni centri italiani che ha valutato l’analisi dei toni cardiaci mediante l’algoritmo HeartLogic.
A cura di Elisabetta Pirozzi e Raffaele Sangiuolo, Ospedale Fatebenefratelli, Napoli Un uomo di 74 anni, affetto da cardiomiopatia dilatativa, insufficienza mitralica e fibrillazione atriale permanente è stato sottoposto a impianto di Perciva ICD VR in prevenzione primaria in data 21 Febbraio 2019. L’attivazione…
A cura di Michele Manzo e Donatella Ferraioli, A.O.U. S.Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona di Salerno Un uomo di 44 anni, obeso, dislipidemico, con storia di cardiopatia valvolare (pregressa sostituzione valvolare aortica), blocco atrio-ventricolare di II grado, BBDx e frazione di eiezione pari al 33%, già ospedalizzato per scompenso cardiaco…
Pietro Palmisano e Renato Ricci ripercorrono la storia dei pacemaker bicamerali per il trattamento delle bradiaritmie.
L'intervista a Gabriele Zanotto sul documento relativo alle indicazioni da adottare a livello nazionale per l'erogazione delle prestazioni in telemedicina.
Una revisione della letteratura sulla gestione clinica dello storm aritmico, a cura dall’Area Ablazione della Tachicardia Ventricolare dell’AIAC.